AMEN, OVVERO SI…CREDIAMO

Amen è poi la più bella parola del nostro vocabolario cristiano, a ben pensarci. Amen, avvenga così, si compia in noi la promessaIl “cuore di pietra”, indifferente e insensibile, diventi un “cuore di carne”, capace di appassionarsi nell’amore per gli altri e di farsi interprete del cammino storico dell’uomo in ogni epoca, obbedendo ai comandamenti di Dio e al comandamento nuovo di Gesù: «amatevi gli uni gli altri, come io vi ho amato» (Gv 15,12). Si rinnovino gli occhi della nostra mente, aperte a una nuova visione, nella quale si giudica sulla realtà del mondo, della storia, e su noi stessi, secondo la sapienza del Vangelo. Sappiamo riconoscere fallimenti e delusioni, i tanti disastri delle ferite umane e le dolorose tragedie e disgrazie del mondo, ma sempre dentro un orizzonte di speranza: «poiché nella speranza noi siamo stati salvati» (Rm 8,24). “Dio è amore” (1Gv 4,16), è stata questa la Rivelazione di Gesù. E noi diciamo Amen. La fede accoglie questa sua Parola e rende i credenti testimoni dell’amore di Dio, in opere concrete, nelle quali l’amore di Dio splenda per tutti, come potenza di rigenerazione e di liberazione umana, dentro le tante afflizioni e sofferenze della vita, nel cammino delle persone, delle comunità e dei popoli. Per quanto Francesco Gabbani abbai ragione a denunciare l’alienazione religiosa di chi se sta con le mani in mano – “sperando in un miracolo”…”dimentichiamo tutto con un Amen”-, nella verità del nostro cattolicesimo “incarnato” noi con il nostro Amen “ricordiamo l’evento dell’amore di Gesù” e “ci impegniamo a renderlo vivo nella nostra carne”. Amen,

Con affetto +donTonino

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