Intorno alle ore 7 di stamani, il reparto di psichiatria dell’Ospedale Maria Paternò Arezzo di Ragusa è stato interessato da un allagamento causato dalla rottura di un tubo dell’impianto di condizionamento. L’episodio ha richiesto l’immediato intervento dei Vigili del Fuoco di Ragusa, che hanno messo in sicurezza i locali e confermato che l’allagamento non era […]
AMEN 2. OVVERO E’ COSI. SEGUIAMO IL COMANDAMENTO DELL’AMORE
21 Mar 2016 06:33
Carissimi,
Amen, cioè “è così”, inevitabilmente: la verità di Dio in Gesù non è frutto di un messaggio esoterico, ricevuto dall’uomo. E’ storia di amore che è rivelazione, perché Dio stesso nella sua persona si è avvicinato, è diventato suo compagno di strada. Questa rivelazione è storica, perché ha una storia, ma anche perché la storia, che inaugura, è essa stessa rivelazione di Dio, personale e definitiva in Gesù. Ieri lo abbiamo visto entrare a Gerusalemme per “lottare con Dio” e stabilire quella “parola ultima su di LUI”: “Dio è solo, sempre amore”. E allora “avanti popolo” che non se ne sta con le mani in mano sperando in un miracolo, ma si coinvolge nella narrazione di Gesù e prende posizione “al suo fianco” per i più poveri, gli umiliati, i crocifissi innocenti, gli immiseriti… e tutto questo senza violenza, ma con mansuetudine. Pertanto, la fede in questo Dio, l’Abbà di Gesù, non è un coinvolgimento solo intellettuale ma vitale, esistenziale. Non si può dire Amen con la testa, ma con tutto se stessi: i nemici vanno perdonati, perciò niente vendetta; tutti i fratelli vanno accolti, perciò diamo da mangiare e da bere ai più poveri. Se Dio è amore, noi, fatti a immagine e somiglianza di Dio, siamo amore e pertanto il seguire i suoi comandamenti è tutta la nostra gioia: in questa “messa-in-azione della Parola” troviamo la nostra felicità, la verità del nostro essere umani. “Dove è carità e amore, li c’è Dio”, cantiamo spesso nelle nostre liturgie eucaristiche. E’ vero anche il contrario: “dove non c’è carità e amore, là non c’è Dio” e, volendo essere intellettualmente onesti aggiungeremmo, “non c’è nemmeno l’uomo”. Sì, perché dove c’è l’uomo – cioè dove splende la ricchezza e la bellezza dell’umano -, là c’è Dio. E allora: “Ci impegniamo per trovare un senso alla vita, a questa vita, alla nostra vita, una ragione che non sia una delle tante ragioni che ben conosciamo e che non ci prendono il cuore. Si vive una volta sola e non vogliamo essere “giocati” in nome di nessun piccolo interesse” (Mazzolari). L’interesse è invece grande, meglio, è grandioso: è inter-esse, è vivere il proprio essere (=esse) amore, praticandolo tra (=inter) gli altri, in questa nuova fraternità originata dall’amore di Gesù per noi.
Un abbraccio fraterno a tutti in questo Lunedì santo, +donTonino
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