Alla scoperta del paesaggio e delle tradizioni iblee. Protagonisti gli studenti del Ferraris di Ragusa

e allieve e gli allievi della classe IA indirizzo Enogastronomico dell’I.I.S. “G. Ferraris” hanno concluso il progetto “Alla scoperta del paesaggio culturale di Ragusa”, organizzato dal Comune di Ragusa e dall’Ecomuseo CARAT, visitando l’hotel “Antico Convento” di Ragusa Ibla per conoscere meglio questa struttura.


Un luogo emblematico della città che per molti secoli ha ospitato la comunità dei frati cappuccini e che attualmente, invece, è la sede oltre che dell’Hotel, del ristorante “Il Cenobio” e della prestigiosa scuola di cucina “NOSCO”. A fare gli onori di casa e condurre la classe all’interno del complesso conventuale è stato il direttore Saro Massari, il quale ha mostrato agli alunni i luoghi più caratteristici: il chiostro delle meridiane e l’antico refettorio, al piano terra, le stanze ricavate dalle celle dei frati e la cucina didattica della scuola “NOSCO”, al piano superiore. La visita si è conclusa nel giardino del convento che si affaccia sulla vallata, una location unica e suggestiva utilizzata per cerimonie ed eventi.


Il progetto, coordinato dal prof. Sergio Vitale, ha preso le mosse dall’Archivio di Stato di Ragusa, presso il quale gli studenti hanno avuto modo si studiare i Registri di Introito e Esito del convento dei frati cappuccini. Attraverso l’analisi di queste fonti inedite, gli studenti hanno riscostruito sia la storia di quella comunità religiosa sia gli usi alimentari dei frati intorno alla metà del XIX secolo. Così fra le pagine prese in considerazione, si scopre che i Cappuccini di Ragusa conducevano una dieta piuttosto rigida e solo raramente si concedevano delle eccezioni, come nel caso in cui, durante l’aprile del 1859, il convento riceve la visita del Padre Provinciale.


Il quale, è lecito presumere, sarà stato particolarmente goloso, in quanto durante i giorni della sua permanenza, tra le note di spesa del convento, si annotano, oltre ai firingozzi e al rosolio, gli ingredienti indispensabili per la preparazione delle cassattelle di ricotta ragusane. Un dolce tipico e profondamente radicato nelle coscienze e nei palati dei ragusani, che gli alunni, selezionando la ricetta fra le molte offerte dalla tradizione, hanno riprodotto nel laboratorio di cucina del plesso di via Tommaseo dell’I.I.S. “G. Ferraris”.


Il progetto prevede, infine, la realizzazione di un documentario che racconterà la storia del convento e che riunirà le immagini girate dagli alunni durante le varie tappe del laboratorio sotto la supervisione attenta e professionale del regista Andrea Di Paola.


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