ALFANO: COLUI CHE STAVA FACENDO CHIUDERE L’OSPEDALE DI COMISO

Replica dell’on. Pippo Digiacomo al sindaco Alfano sull’ospedale di Comiso: “Leggo con stupore il commento del sindaco Alfano a proposito dell’incontro col direttore generale dell’Asp dott. Gilotta e con il suo staff avvenuto in data odierna. In queste dichiarazioni il sindaco Alfano – per la verità con atteggiamenti abbastanza poco rispettosi di un normale consesso civile in occasione di questa riunione – mi accusa di silenzio condiscendente: ora, tutto si può dire del sottoscritto, fuorché che rimanga in silenzio ossia condiscendente quando ci sono in ballo gli interessi del suo territorio: del resto, c’erano decine di testimoni. La verità è che il sindaco Alfano è uno “zero tagliato” della politica che cerca “uno” che gli si metta davanti per diventare dieci.

E spieghiamo perché: siccome lui è stato quel sindaco che ha consentito il trasferimento di interi reparti dall’ospedale di Comiso (ostetricia, pediatria, etc.) determinando le pre-condizioni della sua chiusura, adesso cerca di ricostruirsi una verginità battagliera schizzando in faccia a tutti gli isterismi politici del suo errore e del suo fallimento. Pertanto, facciamo chiarezza: noi ci stiamo battendo e ci batteremo, tra mille difficoltà ed enormi ristrettezze economiche e di personale, per rilanciare l’ospedale di Comiso e mantenere il suo pronto soccorso. Noi porteremo a Comiso lungodegenza, riabilitazione, oculistica, ortopedia; potenzieremo le funzionalità dei laboratori, della medicina di base, della chirurgia generale, dell’odontostomatologia, della chirurgia plastica, dell’urologia, dell’otorinolaringoiatria. Inoltre inaugureremo entro l’anno la nuova residenza sanitaria assistita mentre sono in start-up i servizi di PTA, PPI, guardia medica h24 che già sembrano avere buoni riscontri sul territorio. Poco ci interessano le farneticazioni di chi ha portato l’ospedale di Comiso alla vigilia della sua chiusura”.

 

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