Alberi tagliati in piazza Fratelli Cervi a Scoglitti: ecco perché

Alberi tagliati in piazza Fratelli Cervi a Scoglitti. La piazzetta antistante il plesso della scuola primaria “Don Bosco”, alle spalle della centralissima via Messina, da qualche giorno è senza alberi. Sono stati tagliati dagli operai del comune. In precedenza, qualche settimana fa, uno degli alberi, un pino, era caduto. Ora il comune ha deciso di intervenire eliminandone altri cinque.

L’assessore Salvatore Avola: “Gli alberi rischiavano di cadere”

“Tutti gli alberi erano ammalorati e rischiavano di cadere – spiega l’assessore alle Problematiche della Frazione, Salvatore Avola – uno era già caduto in precedenza. Da un sopralluogo, abbiamo verificato che tutti gli alberi erano in cattive condizioni e – su indicazione dei tecnici – si è deciso di tagliarli per evitare rischi per la pubblica incolumità”.

Il comune interverrà per la risistemazione della piazzetta. “Non è in buone condizioni – continua Avola – la pavimentazione è danneggiata. Stiamo predisponendo un progetto di sistemazione complessiva per dare un nuovo assetto alla piazza e piantumeremo nuove essenze arboree”.

Fare Verde: “i comuni devono censire il patrimonio arboreo e inviarlo alla Regione”

Della questione si è occupato anche il gruppo di Fare Verde di Vittoria. “Un albero tagliato – si legge nella pagina facebook del gruppo ambientalista – provoca sempre, in chi li ama, un turbinio di sofferenze; per la pianta, in quanto essere vivente che ha messo anni e anni per crescere e manifestarsi in tutta la sua bellezza, per il paesaggio, che viene privato di un qualcosa di esteticamente bello e unico, per l’ambiente a cui viene tolto dell’ossigeno e per gli animali che perdono il loro rifugio. Ma abbattere un albero, in realtà, non dovrebbe essere così semplice, infatti la Legge 10/2013 sancisce le norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani ed in particolare l’art. 7 riporta le disposizioni per la tutela e la salvaguardia degli alberi monumentali, dei filari e delle alberature (anche se inserite nel tessuto urbano), di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale. I comuni devono individuare e censire il proprio patrimonio verde mantenendolo aggiornato e fornire tali informazioni alle proprie Regioni, le quali, a loro volta, sono tenute a redigere un elenco regionale. Tale elenco, inoltre, deve essere reso pubblico e disponibile a tutti. Ma questa disposizione, qua da noi, si chiama, ovviamente, fantascienza”.

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