AL RISTORANTE SANTA CATERINA DI PALERMO ANCHE PIZZE “NORDICHE”

Per colpa di un ritardo nel volo su Palermo anzichè la cena con i tradizionali cibi palermitani tanto decantati in tutta Italia, al Ristorante Santa Caterina nel centro storico del capoluogo siciliano, abbiamo dovuto optare per la pizza. E visto che c’era anche la Trevigiana, sconosciuta totalmente al vecchio cronista, l’abbiamo scelta in quattro; d’obbligo poi una pinta di bionda fredda al punto giusto e molto apprezzata anche perchè alla spina.

Ma torniamo alla pizza che i veneti apprezzano ovviamente più delle pizze napoletane e siciliane e che in verità il buon Nicolò, personaggio famoso in tutta Palermo, aveva “raccomandato” allo chef di fare come meglio non poteva.

E in effetti composizione, presentazione, cottura erano al meglio. Bravi tutti ma scusateci con tutto quel formaggio che non sia Ragusano DOP, Pecorino a scaglie, pomodorino cotto al punto giusto, erbe nostre (anche se radicchio e rucola erano veramente ottimi) che ne facciamo di una pizza che profuma di ricotta?

Scherzi a parte è stato un bell’assaggio per cui pur con le ritrosie dei nazionalisti della Sicilia abbiamo dato all’unanimità un bel sette che con i tempi che corrono non è poco.

Il prezzo? giusto! Dodici euro a cranio più 2 euro di mancia anche per la birra di… lusso.

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