AL COMUNE DI MODICA LA TRASPARENZA È UN OPTIONAL

E bene sì, la trasparenza al Comune di Modica, soprattutto con questa amministrazione comunale, è proprio un optional. Altro che “una casa di vetro”, come qualche consigliere di maggioranza vorrebbe far credere. Il torbido, all’interno della casa comunale, a quanto pare, è ormai diventato il valore che ha soppiantato quello della trasparenza. Quanto si afferma è supportato da diversi fatti incontrovertibili accaduti nei mesi scorsi e persino in questi giorni, come ad esempio durante l’ultima seduta del consiglio comunale. In questo caso, riguardo al punto relativo al regolamento di controllo interno delle società partecipate, la maggioranza consiliare ha avuto la sfacciataggine di rigettare un emendamento, proposto dall’opposizione, in ordine all’accesso agli atti, da parte dei consiglieri comunali, che introduceva una riduzione del termine, da trenta a tre giorni, dalla richiesta di accesso, ma la maggioranza, appunto, lo ha bocciato, facendo prevalere il termine molto più lungo. Se poi si parla della richiesta di accesso agli atti da parte di semplici cittadini e persino di parlamentari, possiamo certificare, con dati alla mano, che in più di un’occasione, il Movimento 5 Stelle Modica, facendo le sue legittime richieste, ha avuto risposte in alcuni casi dopo diversi mesi, mentre in altri, da quasi un anno, sta ancora aspettando che qualcuno del Comune si degni di rispondere. Altro caso grave, che ci lascia di stucco, è la non operatività, ormai dal mese di luglio dello scorso anno, dell’Urp (Ufficio Relazioni con il Pubblico) così come previsto dalla legge in materia di trasparenza nelle Pubbliche Amministrazioni. Per chi non lo sapesse, previsto dal D.lgs. n. 29 del 1993, più volte rivisitato, e, poi, in ultimo, confluito nel D.lgs. n. 165 del 2001, l’Urp nasce con lo scopo di favorire l’incontro e, quindi, lo scambio comunicativo tra l’Ente e l’utente. Uno strumento attivato in passato, per consentire ai cittadini di interfacciarsi con il Comune senza dover ricorrere all’amico consigliere e/o amministratore di turno per chiedere il solito e clientelare ‘favore’ e ottenere le necessarie informazioni. Per non paralare della funzionalità della rete civica del Comune che lascia molto, ma molto, a desiderare. A tal riguardo si fa presente che nel sito le delibere e gli altri atti pubblici non vengono pubblicati con un certo criterio logico, contrariamente, ad esempio, al Comune di Ragusa, dove è tutto più organizzato e comprensibile al cittadino che si interfaccia con l’Ente. Insomma, una situazione complessiva che, anziché migliorare, peggiora di giorno in giorno e ciò a scapito principalmente dei cittadini, che invece avrebbero tutto il diritto di accedere il più agevolmente possibile a qualsiasi documento per avere contezza di come vengono gestite le risorse e i conseguenti servizi. A questo punto, invitiamo l’amministrazione comunale, l’intero consiglio e il suo presidente, a prender coscienza della gravità in atto in tema di trasparenza e accesso agli atti e ad intervenire concretamente in merito. In primis, si proceda immediatamente con l’attivazione dell’Urp, poi si proceda a dare risposta, nei termini previsti dalla legge, a tutti, consiglieri comunali e non, altrimenti ci vedremo costretti ad attivare azioni di protesta pacifiche ma plateali a sostegno e garanzia dei cittadini che rischiano fortemente di venire, ogni giorno, abbindolati da chi della trasparenza ne ha fatto tappeto per i propri piedi.

 

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