Francia, Gran Bretagna e Spagna alzano il livello di attenzione sanitaria per la diffusione di una pericolosa ondata di influenza stagionale particolarmente aggressiva, ribattezzata dagli esperti “super influenza”. Si tratta del virus H3N2, uno dei principali ceppi influenzali, che quest’anno si presenta con un sottotipo mutato, noto come “K”, capace di diffondersi più rapidamente e […]
Aizza il cane contro ex insegnante in pensione, orecchio staccato e volto sfregiato: condannato
06 Giu 2025 09:08
Condannato a 4 anni e 6 mesi. E’ accaduto tutto tra il 22 e 23 agosto del 2022. Due aggressioni distinte che sono state riunite in fase di indagine in un unico procedimento. L’imputato, assistito dall’avvocato Italo Alia, è Anouar Arfaoui 38 anni, di origine tunisina, pluripregiudicato. Il 22 agosto, secondo la ricostruzione della pubblica accusa, un uomo suona il clacson perché la persona nella macchina davanti, blocca la strada; sta parlando con l’imputato.
Innervosito Arfaoui si dirige verso la macchina in cui c’era un 75enne, ex insegnante in pensione . Pugni alla macchina e all’uomo contro il quale Arfaoui gli aizza contro il suo cane un rottweiler. Il cane stacca un orecchio dal volto dell’ex docente. L’anziano finisce a terra, l’imputato infierisce, prendendolo a calci, gli spezza un polso. L’uomo viene soccorso, subirà un delicato intervento chirurgico al volto. Il giorno dopo un’altra aggressione. Ieri si è celebrato davanti al gup il processo con rito abbreviato per le lesioni personali gravi e pluriaggravate in entrambi i casi. Protagonista sempre lo stesso imputato ma la vittima è diversa. Sempre secondo la ricostruzione della Procura, in base alle indagini svolte dai carabinieri, Arfaoui esce di casa con un tubo metallico, e si scaglia contro un’altra persona.
Brandendo il tubo metallico, lo ferisce alla testa, e anche questa volta gli aizza il cane contro, procurandogli diverse ferite; era colpevole secondo l’aggressore di dovergli una piccolissima somma di denaro. Solo l’ex insegnante si è costituito parte civile. La pubblica accusa ha chiesto la condanna a 3 anni e 8 mesi; la parte offesa attraverso l’avvocata Simona Bellassai, si è associata; il difensore dell’uomo, l’avvocato Italo Alia ha chiesto di riqualificare le lesioni in colpose e la concessione delle attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti per la prima aggressione, l’assoluzione perché il fatto non sussiste per la seconda. In aula anche Arfaoui che avrebbe chiesto scusa alla vittima, manifestando la volontà di risarcirla. Il giudice ha condannato l’uomo alla pena di 4 anni e 6 mesi, pena aumentata rispetto alla richiesta del pubblico ministero.
Foto: repertorio
© Riproduzione riservata