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Aiello e La Via finiscono sul tavolo della Commissione Antimafia tra gli “impresentabili”
15 Ott 2017 19:37
Si allunga la lista degli impresentabili dopo il lavoro della Commissione Nazionale Antimafia che in questi giorni è stata in Sicilia per la “verifica” delle liste.
Tra la quarantina finiti sul tavolo della Commissione Antimafia a Palermo spuntano anche altri nomi di candidati alle prossime Regionali tra cui quelli di Giovanni La Via e Francesco “Ciccio” Aiello.
L’eurodeputato di Alternativa Popolare – vice presidente designato di Fabrizio Micari e candidato-capolista per il partito di Alfano a Ragusa e Trapani – sarebbe stato citato, come rivela Mario Barresi su La Sicilia di oggi, dal prefetto di Ragusa Maria Carmela Librizzi, fra i candidati del collegio ibleo con procedimenti in corso, per “un’indagine per concussione” a suo carico.
Sul caso non sono stati resi noti altri dettagli, né quale Procura starebbe indagando.
Il secondo nome “nuovo” emerso dalle audizioni dell’Antimafia è quello di Ciccio Aiello, ex sindaco di Vittoria, “sfiorato”, come ha ricordato il prefetto di Ragusa, dall’inchiesta Exit Poll.
“Amministrativamente e legalmente non possiamo fare nulla commenta il Segretario della Commissione Nazionale Antimafia Angelo Attaguile. La legge consente di candidare questi ‘impresentabili’. Che sono tanti, non solo numericamente ma anche dal punto di vista dei reati, come il sindaco Rizza arrestato ”.
Al termine delle audizioni con i presidenti delle commissioni elettorali regionale e circoscrizionali e con i Prefetti delle nove province siciliane “sono emerse le criticità già ampiamente evidenziate dalla Commissione parlamentare in occasione delle precedenti verifiche”, si legge in una nota diffusa dall’Antimafia nazionale.
“In primo luogo – prosegue la nota – risultano troppo brevi i tempi a disposizione degli uffici competenti per svolgere i controlli sul rispetto delle condizioni di candidabilità previste dalla cosiddetta legge Severino, che in Sicilia è peraltro alla sua prima applicazione. Anche in questa occasione, inoltre, si registra l’inadeguatezza delle banche dati giudiziarie e la difficoltà di acquisire i certificati penali dei candidati per verificare le autocertificazioni. Il lavoro di monitoraggio, avviato con le audizioni proseguirà con la collaborazione delle Prefetture e della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo”.
Secondo quanto riporta sempre La Sicilia, la certezza diffusa a conclusione della visita della Commisione Antimafia era che gli impresentabili sono tutti candidabili perché “nessuno rientrerebbe nelle cause di incandidabilità delle legge Severino”. I nodi, però, potrebbero venire al pettine in futuro: “Numerosi i candidati sotto processo; se venissero eletti e poi condannati, ‘la futura mappa dell’Ars sarebbe ridisegnata dalla Severino’”,
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