È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
AIDA RIFUGIO SANITARIO: UNA REALTA’ CHE DONA COLORE ALLA VITA
13 Gen 2014 11:31
Aida Rifugio Santitario è una realtà splendida a Ragusa, sita nella prima fase della zona industriale.
E’ definito un pronto soccorso che accoglie i cani randagi, trovatelli, feriti, abbandonati, ed anche maltrattati. I soci fondatori dell’associazione ( Biagio Battaglia, Franca Schininà, Resi Iurato e Mimma Mantello), infatti, non amano definirlo canile, perchè a differenza di esso, è un rifugio, un posto sicuro e confortevole, per cani speciali.
Abbiamo chiacchierato a lungo con uno dei soci, Biagio Battaglia, che ci ha raccontato dettagliatmente la giornata tipo dell’associazione:
” Non appena il cittadino fa una segnalazione, la dog professional salva il cane che viene portato al rifugio ed accolto e accudito dagli operatori. Da quel momento, viene pulito, controllato, medicato, nutrito, e soprattutto viene educato”.
” Insegnare ad un cane – continua Battaglia- a salire in macchina è il primo passaggio per l’adozione. Grazie all’esperienza, abbiamo imparato che non è solo necessario che il cane sia presentabile, ” paffutello” ,pulito e pimpante, ma è altrettanto importante che quest’ultimo sia educato a rispondere ai comandi basilari, ai fini di un risultato positivo che faciliti la famiglia ad una convivenza migliore”.
A tal proposito, il rifugio, tra le varie collaborazioni professionali, ha un veterinario comportamentalista che ha il compito di educare il cane alle ” buone maniere” ed a risolvere i propri problemi caratteriali.
Tra i bellissimi volontari che arrischino la propria vita e quelle dei cani, parte attiva dell’associazione è la giovane Serena Augello, educatrice cinofila che si occupa del comportamento dei cani, ed insieme al Movi-mente Educazione Cinofila, hanno dato il via al progetto di inserire i cani del rifugio in un percorso rieducativo: tale lavoro servirà ai nostri amici a 4 zampe, a non sentirsi a disagio quando incontreranno oggetti e situazioni nuove fuori dal rifugio , cioè quando verranno adottati.
“La gente dovrà rendersi conto – ci racconta Serena- che adottare un cane dal canile è vantaggioso, ed io personalmente mi occupo di trasformare il canile in un presidio zooantropologico. E’ importante sapere che lavorare sul contesto e sul comportamento di ogni cane ospite, è indispensabile per cambiare le cose”.
Le domeniche al canile, in forma totalmente gratuita, servono a svolgere un lavoro di riadattamento del cane alla società affinchè possa essere più adottabile e docile, ai fini dell’adozione.
Tutto questo avviene, ovviamente, con il prezioso aiuto dei volontari ed il rifugio incoraggia quest’ultimo con tutte le proprie forze; i cani attendono questo momento per tutta la settimana, per loro è un periodo di svago e di socializzazione insostituibile. E’ importante infatti che i randagi, in attesa di una adozione definitiva non perdano l’abitudine al contatto con l’uomo e al guinzaglio: questo renderà più facile il loro inserimento nella nuova famiglia. La missione del volontario e dell’operatore, è, infatti, quella di “formare” i cani a essere potenzialmente adottabili. Il lavoro è davvero tanto ed il rifugio ha infinito bisogno di persone volenterose che vogliano regalare semplici gesti d’affetto agli sfortunati ospiti che sono anche solo una carezza in più, una passeggiatina, una cuccia calda, dei maglioni o delle coperte. Constatare che la loro riconoscenza è infinita, è un feedback immediato.
Biagio ci spiega che all’inizio della sua “carriera” il novello volontario viene seguito dalle persone più esperte che gli spiegheranno le regole a cui attenersi durante l’attività e gli insegneranno a gestire i cani, inoltre gli verrà fornita una copia cartacea del regolamento dell’Associazione che dovrà essere firmata dall’interessato.
Le attività più importanti sono quelle di portare i cani dal loro box ai recinti dove possono essere lasciati liberi di correre (e magari giocare un po’ con loro). Dopo aver acquisito un po’ di esperienza, il volontario può occuparsi dei compiti un po’ più impegnativi, ma comunque indispensabili, come ad esempio la pulizia dei box, la somministrazione del cibo e dei medicinali.
E’ preferibile che l’attività di volontariato venga svolta la mattina, dalle 10 in poi, in modo che ogni operatore possa affiancare e seguire il volontariato.
“L’obiettivo del rifugio – continua Biagio- è quello che, grazie ad un’ulteriore aiuto del comune ( che ad oggi si occupa del costo del cibo, farmaci, spese mediche e veterinarie), possa diventare un vero e proprio parco canile, ovvero un posto di socializzazione e condivisione. Ce lo immaginiamo un luogo pieno di alberi, piantine, un luogo colmo di verde. Deve diventare un posto per la città di Ragusa in cui il volontario può andare discretamente a fare un giro e ad elargire amore ad ognuno dei cani presenti all’interno della struttura”
Regalatevi un sorriso, regalatevi un amico a quattro zampe.
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