“AGRICOLTURA. COSA SI FARÀ DOPO LA MOBILITAZIONE DI LUNEDÌ?”

“Spazio Aperto ci sarà! La mobilitazione di domani, lunedì 14 marzo, ci vedrà presenti. Un contributo come molti per stare al fianco di un comparto e dei suoi operatori che oramai da anni sono chiamati a subire le politiche vessatorie e inconcludenti, a più livelli, del Partito Democratico”. I componenti la Segreteria di Spazio Aperto confermano la propria adesione all’evento di protesta di domani. “La protesta – spiegano – ha la sua importanza. Tenere la testa sotto la sabbia è pratica sconosciuta alla Vittoria che lavora e che da sempre va avanti con estrema dignità. La stessa che certa politica sta provando in tutti i modi a togliere. Va bene la mobilitazione  ma noi di Spazio Aperto, ci chiediamo cosa ci sarà dopo? Gli amministratori, da Vittoria a Palermo sino ad arrivare a Roma cosa stanno facendo? Quale il loro peso contrattuale? Lo abbiamo compreso – continuano -. Il loro peso è pari allo zero. La crisi dei mercati e l’import di prodotto scadente proveniente dalla Tunisia, dal Marocco, ha collassato l’offerta di qualità; la stessa offerta che le nostre terre da sempre sono in grato di garantire. E loro? A chiacchere vicinanza e solidarietà. Nei fatti palesano la loro impudente incompetenza. Si ergono a paladini di questo territorio e poi in maniera confusionaria e priva di contenuti richiamano alla battaglia. Contro chi? Contro Palermo, Roma e Bruxelles dove i loro stessi rappresentanti di partito, dettano i tempi della crisi? Riteniamo allora – spiegano – che fare da pungolo a chi professa il “niente” rappresenti operazione intellettualmente onesta e doverosa. Guardiamo oltre, ma lo facciamo puntando lo sguardo inevitabilmente all’odierno. Agli agricoltori e a tutti gli attori del comparto agricolo vanno date risposte. Concrete. La politica del partito democratico che dopo l’accordo euromarocchino è stata pronta a siglare anche quello riguardante l’olio, è la dimostrazione lampante di una inefficienza spregiudicata ed assassina. Domani ci saremo. Saremo al fianco di chi protesta, ma insieme a loro, porteremo avanti una serie di quesiti che meritano risposta. Le chiacchere stanno a zero. Il tempo è scaduto”.

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