AFFISSIONI SELVAGGE. VENTICINQUE: “ORAZIO RAGUSA HA INFESTATO LA CITTA'”

Lo chiamano manifesto selvaggio ma ci sono situazioni in cui si farebbe bene a parlare di vandalismo. Giri per la città e li trovi dovunque: muri, alberi, cabine telefoniche, centraline dell’Enel, cassette della posta, campane per la raccolta del vetro. Montagne di cartaccia mista a colla per carta da parati. Nella maggior parte dei casi sono gli stessi attacchini che la notte strappano dai muri manifesti selvaggi di altri candidati oppure vengono semplicemente coperti con l’effige di un altro candidato: un malcostume ormai diffusissimo. E a tal proposito è bene ricordare che l’articolo 8 della legge n. 212 del 4 aprile 1956, recante norme per la disciplina della propaganda elettorale, così recita: <<…Chiunque affigge stampati, giornali murali od altri, o manifesti di propaganda elettorale previsti dall’articolo 1 fuori degli appositi spazi è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 103,00 a euro 1.032,00…>>; inoltre ai sensi dell’articolo 294 del codice penale <<chiunque con violenza, minaccia o inganno impedisce in tutto o in parte l’esercizio di un diritto politico, ovvero determina taluno a esercitarlo in senso difforme dalla sua volontà, è punito con la reclusione da uno a cinque anni…>>.

In una nota il consigliere comunale Bartolo Venticinque di Scicli prende posizione sull’argomento: “Adesso che la campagna elettorale per le elezioni regionali sta entrando nel vivo, stiamo iniziando ad assistere alle affissioni selvagge dei manifesti. In particolare” – denuncia Venticinque – “Scicli è già infestata di manifesti del deputato locale Orazio Ragusa, manifesti che spuntano in ogni dove senza tenere conto degli spazi occupati da altri. In tutto questo a rimetterci sono i commercianti che pagano le tasse per promuovere la propria attività e si vedono, ingiustamente, coperti i propri manifesti dai politici che non hanno autorizzazione a farlo. Se già cominciamo così” – continua – “non voglio immaginare cosa succederà nelle prossime settimane, mi auguro che questa cattiva abitudine venga subito frenata dagli organi preposti. Con la presente” – conclude – “voglio tutelare i commercianti sciclitani i quali, con le loro tasse di affissione, portano introiti nelle casse del comune. Invito il sindaco a prendere provvedimenti in merito e sanzionare quanti continuano a perpetrare le affissioni abusive.”

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