AFFARE RANDELLO

Affare Randello anno secondo, La Svendita? Il primo ricordo che abbiamo della scorsa estate riguarda il posizionamento abusivo di una pedana in legno sull’arenile poi oggetto di sequestro e sgombero, il successivo premio dopo l’abuso con posizionamento di ombrelloni e tutto il necessario per il lido balneare con annesso auto bar in zona retrodunale ad operare. Ricordiamo gli illeciti denunciati,gli abusi segnalati; con la protesta pacifica, il popolo di Randello ha bloccato la costruzione di uno chalet e stimolato il conseguente intervento della Procura. Ma siamo in Sicilia, terra di nessuno, dove nonostante l’unanimità espressa dal Consiglio Comunale e dalla Giunta di Ragusa indirizzata nel tutelare Randello come bene comune, nonostante siano pendenti per i due soggetti privati, relativi ricorsi al tribunale amministrativo, nonostante i tre avvisi di garanzia ed indagini ancora in corso da Giugno scorso, L’affare rischia di concretizzarsi in tutti i suoi aspetti. Nella zona ovest del litorale è in corso di realizzazione una probabile struttura balneare in attesa di autorizzazioni, al centro troviamo anche quest’anno il lido resort e nella zona est ai Canalotti da ieri un cartello indica il divieto di accesso in strada privata. Randello è diventato Il Regno dell’abusivismo e del degrado, dove rimane la velenosa presenza di TUBOLDIA, (discarica segnalata, di rifiuti speciali in zona protetta determinata da ente gestore),dove è evidente una gestione approssimata ed approssimativa del bene da tutelare, con molti soldi pubblici spesi, mediocri risultati e l’evidente volontà da parte di questi “dipendenti pubblici”, nel favorire i privati perché portano “lavoro e denaro”(non si sa bene a chi?) e di conseguenza escludere la popolazione che porta degrado e munnizza!! Rimane la nostra determinazione nel difendere il bene comune dal appetito vorace di speculatori con pochi scrupoli e da chi avendone facoltà non ne è capace. Nonostante la CENSURA MEDIATICA rimangono molti cittadini ancora più determinati nel difendere la legalità e l’essenza di questo luogo unico che è Randello.

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