Aeroporto di Comiso: un taxi a due piazze e il mondo al contrario 

Siamo ormai all’assurdo. Una volta erano i partiti che, raccogliendo le istanze e le esigenze dei cittadini, si organizzavano, scendevano in piazza e protestavano, anche ad oltranza, per sostenere le problematiche della gente comune e cercare di trovare una soluzione. I partiti organizzavano e i cittadini andavano a protestare. Non si riusciva sempre a risolvere, ma almeno si avviava la protesta, si creava dibattito, si portava sotto i riflettori la problematica su cui ci si stava concentrando. Adesso siamo all’inverso, a protestare sono i semplici cittadini e ad aderire sono i partiti.

Un mondo all’inverso

Accade a Comiso dove un tassista di Vittoria, Paolo Crocifisso, ha annunciato sul proprio profilo facebook che avrebbe “occupato” ad oltranza l’entrata dell’aeroporto di Comiso dal 6 settembre, per protestare perché i voli sono troppo pochi, perché al di là delle belle parole, non si scrutano all’orizzonte reali svolte per il rilancio dello scalo aeroportuale, ad esclusione di qualche notizia recente che rilancia i voli per Milano e Roma. Il tassista nel frattempo ci ha ripensato e ha modificato la propria protesta prevedendola solo per la mattina del 6 settembre. Ed ecco il mondo all’inverso. Un cittadino protesta e i partiti aderiscono.

Si fa a gara per aderire alla protesta del singolo cittadino

Anzi fanno anche a gara per aderire, per dimostrare che sono attenti alle esigenze del territorio, che sono pronti a sostenere i cittadini, quando, a nostro avviso, sarebbero dovuti essere loro, i partiti, a promuovere la protesta, ad annunciare occupazioni ad oltranza, piuttosto che essere spettatori passivi di una situazione che è sotto gli occhi di tutti. E così il tassista protesta e i partiti aderiscono. Dal gruppo “Vittoria e Scoglitti Punto a Capo” al senatore Sallemi di Fratelli d’Italia (che condivide ma non sarà presente per altri impegni), dal Partito Democratico di Comiso ai consiglieri comunali di Fratelli d’Italia di Vittoria, a rappresentanti di associazioni di categoria, tutti aderiscono perché ritengono che la protesta sia giusta e vada sostenuta (e lo è realmente, per carità). Ma una domanda è d’obbligo, non sono questi stessi partiti che hanno, chi più e chi meno, gestito e gestiscono con i propri rappresentanti l’aeroporto di Comiso? Non sono questi partiti, chi più e chi meno, ad aver avuto la possibilità di incidere mentre si trovavano al governo della Regione? Non sono loro che, se qualcosa non va, come è evidente che non va, avrebbero dovuto piuttosto protestare anche contro i propri colleghi di partito che hanno potere decisionale? Ed invece bla bla bla e tanti bla bla bla mentre l’aeroporto di Comiso è buono solo quando deve sopperire alle problematiche dell’aeroporto di Catania. Insomma è una ruota di scorta solo quando conviene.

Il taxi a due piazze

E i partiti? Sembrano essere come il protagonista della divertente commedia “taxi a due piazze” con il tassista (ovvero i partiti) che vive con la moglie ma anche con l’amante. Nessuno delle due sospetta dell’altra perché il tassista ha orari di lavoro lunghi e consoni a prolungate assenze, ma poi, quando viene ricoverato in ospedale perché malmenato, iniziano una serie di equivoci per cercare di non far scoprire la verità a moglie e amante. I partiti fanno un po’ la stessa cosa, dicono ai propri elettori, come fosse la moglie della commedia, che lavoreranno per l’aeroporto, e mostrano riverenza (come fosse l’amante) anche nei confronti dei propri esponenti politici di livello superiore. Insomma mentono, come fa il tassista nella commedia. Ma non c’è nulla da ridere.

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