AEROPORTO DI COMISO, ON. DIGIACOMO: “DESTINIAMO I 4.5 ML EURO SOTTRATTI AI CITTADINI SICILIANI PER COPRIRE I COSTI DEI CONTROLLORI DI VOLO PER DUE ANNI”

L’on. Pippo Digiacomo torna sulla riunione dell’altro giorno a Roma sull’aeroporto di Comiso: “Mi sembra doveroso fare chiarezza sui contenuti dell’incontro al Ministero dei Trasporti di mercoledì scorso. L ‘incontro  è stato drammatico perché da una parte del tavolo, quella occupata dal Ministero del Tesoro, c’è stata una pervicace “non” volontà di aiutare il percorso d’apertura dell’aeroporto. Si è invece registrata un’apertura significativa da parte del Ministero dei Trasporti e segnatamente del Direttore Generale Pelosi: senza di lui e senza l’espressa minaccia da parte del territorio e del sottoscritto di scatenare l’inferno su questa questione, ancor più dell’occupazione di Fiumicino, non si sarebbe cavato un ragno dal buco e non si sarebbero  condotti tutti quanti a più miti consigli. La compattezza del territorio è stato un valore assoluto, senza servilismi, senza  cappello in mano da pezzenti ma con dignità e risentimento. Senza i 4.5 ml euro della regione l’aeroporto non sarebbe mai partito, averli trovati è stata la salvezza dell’aeroporto, ma i cittadini devono sapere che erano stati allocati per altri fini (sviluppo turistico, sostegno delle rotte e altro): invece serviranno all’Enav per coprire due anni di servizi, unico aeroporto in Italia e forse al mondo che paga prima ancora di essere servito! E va bene, l’importante che lo Stato se ne ricordi fra qualche mese quando varerà il piano nazionale degli aeroporti e inserirà Comiso da quelli ritenuti strategici: e se non se lo ricorda glielo ricorderemo noi. Così come lo Stato si ricorda puntualmente di noi per i missili Cruise, per accogliere 6.000 profughi kosovari, per installare il MUOS, per collocare eventuali centrali atomiche nella nostra Costa Barocca. D’altra parte Comiso è nato sull’accordo di Programma Quadro del 2001, presenti tutti, compreso Tesoro, Trasporti, Enav, Enac, Regione Sicilia, Europa, cosa da noi rimarcata nel corso della riunione e da nessuno smentita anche perché dimostrata documenti alla mano. Eppure qualcuno fa finta di non ricordare, come se quegli accordi diventati legge dello Stato e della Regione, fossero acqua passata! Pertanto su Comiso e solo su Comiso  si sperimentano nuove categorie di severità di spesa non attuate in nessun altro aeroporto italiano. Quindi spendiamo queste risorse regionali per aiutare lo Stato che si trova in un momento di difficoltà, sottraendole ai cittadini della Sicilia orientale e, nonostante la delusione, continuiamo a credere in uno stato padre e non patrigno. Del resto, se ancora una volta ci dovesse essere un dietro front, un tradimento delle aspettative e dell’impegno preso, stavolta sarà il tumulto”.

 

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