ADM e big player italiani uniti per il gioco legale e responsabile: i numeri e le iniziative

L’industria dell’azzardo: un comparto dell’economia nazionale tanto fiorente quanto controverso, da un lato la fonte di un giro di affari sempre più ricco e di sostanziose entrate per le casse dello Stato e, dall’altro, l’origine del grave problema della dipendenza da gioco ed un terreno insidiato dal costante tentativo di infiltrazione di gestori non autorizzati.

Se è impossibile negare le criticità che ancora oggi ruotano attorno al mondo delle scommesse, delle sale da gioco e dai casinò game, va detto che l’azione combinata dell’ADM (l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli) e dei nomi storici del settore ha reso possibile importanti passi in avanti nel contrasto dell’offerta irregolare, nella promozione del gioco legale e responsabile e nella tutela dei consumatori, con particolare riguardo per gli under 18.

Azzardo in Italia: 17 milioni di giocatori e raccolta a 102 miliardi di euro

Quello dell’azzardo è un settore a dir poco prosperante: con una raccolta complessiva giunta a sfiorare i 102 miliardi di euro nel 2017 ed una spesa netta degli italiani attestatasi attorno ai 20,5 miliardi di euro, scommesse sportive e giochi di fortuna rivelano uno stato di salute a dir poco invidiabile.

A maggio dello scorso anno, l’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr pubblicava un rapporto stilato sulla base di dati raccolti da IPSAD ed ESPAD Italia, dal quale emergeva che gli italiani protagonisti di almeno una puntata nel corso del 2017 ammontavano a ben 17 milioni (pari al 42,8% della popolazione con età compresa tra i 15 e i 64 anni). Il boom del comparto appare evidente se si considera che solo 3 anni prima, nel 2014, le stime parlavano di soli 10 milioni di giocatori.

Il successo di scommesse sportive e giochi di fortuna aumenta, certo, ma è doveroso sottolineare che per il 74% degli appassionati il tradizionale Gratta&Vinci rimane il principale intrattenimento nel quale investire nella speranza di essere baciati dalla fortuna.

Parallelamente al boom dell’azzardo, come noto, anche i numeri relativi al fenomeno della dipendenza dal gioco sono tristemente cresciuti. Secondo le stime riportate all’interno dello studio del Cnr, negli ultimi dieci anni gli italiani affetti da un rapporto poco equilibrato con il gioco sarebbero passati dai 100mila del 2007 agli attuali 400mila circa.

Il comparto online e la promozione del gioco responsabile

L’annosa questione degli effetti sociali del gioco, tornata alla ribalta anche con le polemiche relative al Decreto Dignità e al divieto di pubblicizzazione dell’azzardo, comincia a trovare risposte concrete nel nuovo approccio proposto dai gestori online autorizzati dall’ADM.

Portali dedicati al betting sportivo e casinò virtuali rappresentano il comparto dell’industria del gioco interessato dal ritmo di espansione più importante negli ultimi anni. Secondo i dati riportati dall’Osservatorio Gioco Online del Politecnico di Milano, nel 2017 la raccolta generata dall’azzardo online ammontava a 1,38 miliardi di euro, con una crescita sull’annata precedente pari al 34%.

Tra gli elementi che concorrono al successo del gioco online ci sono senza dubbio la forte attrattiva dell’offerta, sempre più ricca e articolata (basti come esempio il catalogo con oltre 380 slot del portale Snai), ma anche tutte le iniziative, gli strumenti e gli accorgimenti tecnologici adottati dalle piattaforme di betting e gambling online per assicurare un’esperienza di gioco sicura e responsabile.

La lotta ai gestori irregolari

Il primo step del programma portato avanti da ADM e gestori del gioco online si è articolato sul contrasto all’offerta irregolare e sulla valorizzazione di quella legale. In particolare, con la collaborazione delle Forze dell’Ordine, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli si occupa di monitorare il settore, provvedendo ad oscurare i siti web che operano senza essere in possesso di una regolare licenza oppure quelli che violano le normative.

L’aumento repentino della raccolta del gioco online si spiega poi tenendo conto dell’ingresso nel panorama italiano di molti nuovi player internazionali, ma anche considerando il boom delle app per smartphone e tablet dedicate a scommesse e casinò game.

Gli strumenti di tutela dei giocatori

La tutela dei giocatori, attraverso la costante promozione del gioco legale e responsabile, rappresenta un altro elemento alla base del crescente successo del comparto, nonché uno degli obiettivi principali perseguiti da ADM.

Le piattaforme di gioco online hanno l’obbligo di adottare tutti gli accorgimenti tecnici, lato software ed hardware, utili a garantire un ambiento sicuro, la salvaguardia di tutti i dati forniti dagli utenti e la protezione contro qualunque tentativo di frode. In più, i gestori devono adottare un atteggiamento trasparente, riportando regolamenti chiari ed esaustivi, pubblicando i valori delle probabilità di vincita (RTP) dei singoli giochi e offrendo sempre assistenza ai consumatori.

Limiti di spesa

Di recente, l’introduzione dell’obbligo di due ulteriori strumenti ha reso ancor più efficace la lotta al gioco patologico sul web. Attualmente, prima di accedere al gioco, ogni nuovo utente è tenuto ad aprire un “conto gioco” e a impostare una somma massima giocabile (al giorno o a settimana). Questo meccanismo, detto di autolimitazione, nella sua semplicità garantisce l’impossibilità di giocare cifre superiori a quelle inizialmente prospettate, fornendo un freno efficace per quei giocatori che possono sviluppare difficoltà nel controllarsi.

ACG e RUA

Altrettanto utile è la possibilità di autoescludersi dal gioco, richiedendo la sospensione, temporanea o meno, del proprio conto gioco. Questa funzione, offerta da tutte le piattaforma di betting e gambling autorizzate dall’ADM, ha visto la sua efficacia essere incrementata dall’istituzione dell’ACG, cioè l’Anagrafe Centralizzata dei Conti Gioco, e del RUA, ovvero il Registro Unico delle Autoesclusioni. Attualmente, il giocatore che riscontra problemi nel suo rapporto con l’azzardo, può richiedere la sospensione dell’account e del conto gioco presso il suo gestore e, in modo automatico, vedere sospesi tutti quelli intestati a proprio nome (nonché la possibilità di attivarne di nuovi). Questo meccanismo offre così una protezione a tutto tondo al giocatore, che semplicemente si vede impossibilitato ad accedere al gioco.

Il divieto di accesso al gioco per i minori

L’abitudine al gioco tra gli under 18 è un altro dei temi caldi relativi all’industria del gioco: il rapporto del Cnr indicava che solo un giovane su quattro incontra la ferma opposizione degli esercenti quanto tenta di accedere a scommesse sportive e giochi di fortuna a premi (qui per il report del Cnr con i dati relativi al rapporto tra giovani e azzardo).

Di contro, l’online ha sviluppato strumenti molto efficaci nella prevenzione dell’accesso al gioco da parte dei più giovani, attraverso severe procedure di verifica dell’identità degli iscritti in fase di registrazione. Per completare l’attivazione di un conto gioco, infatti, occorre inviare copia o scansione di un proprio documento, sulla base del quale il gestore controlla la validità di tutti i dati dichiarati (inclusa la data di nascita). Gli account sottoscritti da utenti che non risultano maggiorenni vengono sospesi in breve tempo, comunque senza concedere l’accesso a giochi con puntate in denaro reale.

Conclusioni

Con un trend di crescita che nel caso del gioco in versione mobile risultava in crescita addirittura del 50% lo scorso anno, è difficile immaginare battute d’arresto per l’industria dell’azzardo in Italia. Dunque, la soluzione agli annosi problemi che affliggono il settore risiede, tanto per l’online quanto per il gioco tradizionale, nel percorso già delineato da ADM e big player italiani.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it