È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
Adesione al progetto Fast, per fermare perdita biodiversità aree protette Macchia foresta Irminio e Riserva Pino d’Aleppo
08 Ago 2019 12:27
Il Libero Consorzio Comunale di Ragusa ha accolto la proposta del Dipartimento di Scienze Biologiche dell’Università di Catania di aderire come partner al progetto ‘Fast’ (Fight Alien Specie Transborder) nell’ambito del programma transfrontaliero ‘Interreg V-A Italia-Malta 2019-2023 che prevede nella proposta generale l’elaborazione di metodologie e azioni congiunte fra la Sicilia e Malta per il controllo dell’introduzione di specie aliene e la loro eradicazione e contenimento all’interno di aree protette attraverso azioni trasversali articolati in interventi differenziati in relazione a quattro ambiti: vegetazione e flora, invertebrati terrestri, acquatici e citoplasmi.
Nella fattispecie le aree protette interessate in provincia di Ragusa riguardano le due riserve gestite dal Libero Consorzio Comunale di Ragusa: Macchia foresta del Fiume Irminio e Riserva naturale orientata del ‘Pino d’Aleppo’.
La ‘mission’ del progetto è quella di fermare la perdita di biodiversità, facendo uso delle moderne biotecnologie, lavorando insieme per standardizzare le best practice e lo sviluppo di protocolli comuni, assicurando la sostenibilità e la conservazione a lungo termine sia delle piante che degli habitat.
Il progetto si propone altresì di promuovere un modello di sviluppo sostenibile transfrontaliero, migliorare lo stato di conservazione della flora selvatica e promuoverne l’impiego nel restauro ambientale e nel settore vivaistico. Questi obiettivi saranno raggiunti attraverso la conservazione di semi nelle banche del germoplasma (conservazione ex situ), la conseguente macro-micropopagazione delle specie scelte e il rinforzo (conservazione in situ) delle loro popolazioni negli habitat minacciati della rete Natura 2000.
Il partenariato è costituito dal Dipartimento di Scienze Biologiche dell’Università di Catania quale ente capofila, mentre, gli altri partner sono il ministero dell’Ambiente di Malta, l’Università di Malta, la Città Metropolitana di Catania e il Libero Consorzio Comunale di Ragusa.
Il budget del progetto è di un milione e mezzo di euro, mentre, quello di competenza del Libero Consorzio Comunale di Ragusa è di 150 mila euro.
© Riproduzione riservata