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ADDIO GESSO! ARRIVA IL GUANTO STAMPATO IN 3D
29 Apr 2014 11:45
Chi l’avrebbe mai detto! E chi si stupisce non ha tutti i torti. Dalla stampante 3D infatti, viene fuori l’impensabile, che in questo caso si chiama Osteoid. Si tratta di un tutore termoplastico ed è l’ultima frontiera in campo medico contro le fratture, un’ apparecchiatura altamente all’avanguardia e stampata in 3D.
Frutto del lavoro di ricerca del designer turco Deniz Karasahin, il tutore in silicone, creato utilizzando la tecnica della stampa in 3D, ha permesso di creare un oggetto leggero e maneggevole che in poco tempo potrà sostituire il tradizionale gesso e i fastidi che questo comporta. Il prototipo di questa rivoluzionaria invenzione, la cui forma ricorda molto la conformazione spugnosa delle ossa, ha vinto il Golden A’Design Award.
Già nel 2011 Peppe Grillo parlava della possibilità di stampare oggetti in modalità tridimensionale e, magari, avvalendosi di materiali di riciclo.
In linea generale, la stampa 3D rappresenta la naturale evoluzione della stampa 2D e permette di avere una riproduzione reale di un modello realizzato con un software di modellazione 3D.
Le stampanti 3D sono generalmente più veloci, più affidabili e più semplici da usare rispetto ad altre tecnologie per la produzione additiva. Esse, inoltre, offrono la possibilità di stampare e assemblare parti composte da diversi materiali con diverse proprietà fisiche e meccaniche in un singolo processo di costruzione. Le tecnologie di stampa 3D avanzate creano modelli che emulano molto da vicino l’aspetto e le funzionalità dei prototipi.
Una tecnologia di questo tipo si rende facilmente utile in qualsiasi campo di ricerca, come per la paleontologia, la medicina legale, l’ingegneria tissutale, ma anche per un uso domestico o per le piccole e medie imprese. Componenti per aeroplani, interi palazzi ( Amsterdam ), riparazione di retine danneggiate, ricostruzione dei bronchi di un bambino ora miracolosamente salvo: è il caso di dire, probabilmente, che siamo di fronte ad una svolta epocale.
In questo caso specifico, l’uso della stampante 3D diventa funzionale alla riduzione dei tempi di guarigione dalle fratture ossee: Ostenoid è praticamente un calco che con la sua struttura in termoplastica avvolge completamente l’arto fratturato. Al guanto è collegato uno stimolatore di ultrasuoni (Lipus) che è in grado di pulsare cariche direttamente sulla pelle e poi sull’osso.
Il fatto eccezionale consiste nel dire che questo tutore stampato in 3D potrà essere indossato anche mezz’ora al giorno. Altro che gesso!
Grazie a questa applicazione i tempi di guarigione si ridurranno moltissimo : pare infatti che una normale frattura al braccio potrà rinsaldarsi in soli 10 giorni. Non solo, ma contrariamente ad un normale gesso può essere comodamente tolto, permettendo alla persona alle prese con un arto fratturato – per la quale anche una semplice doccia può essere un problema – di vivere normalmente la propria convalescenza senza troppi impedimenti.
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