Addio a Tullia Giardina, docente di vita e studiosa attenta

Addio a Tullia Giardina, docente e giornalista. Una malattia l’ha strappata agli affetti dei suoi cari, dei suoi amici e dei tanti conoscenti. Era una docente speciale perché riusciva ad instaurare un rapporto davvero particolare con i suoi alunni. Ma lei era anche un’attenta studiosa e ancora una critica cinematografica e giornalista e aveva sempre l’approccio giusto, quello di spiegare nel dettaglio le vicende, un racconto per tutti. Di recente lavorava in Egitto.

Tanti i messaggi di cordoglio che stanno arrivando anche sui social. Molti gli alunni che la ricordano con grande affetto. Ecco alcuni messaggi tra i numerosi scritti per un sincero ricordo. La redazione di Ragusaoggi porge le condoglianze alla famiglia e in particolare alla sorella e la cognato.

“Una professoressa che, con le sue ‘spiegazioni’ e il suo modo di essere, ti rimane nel cuore e nella mente, per sempre. La prof. Giardina, per tutti noi fortunatissimi suoi alunni è stata l’Insegnante per eccellenza. La prof. Giardina non ti spiega la lezione, ma ti fa capire che non devi mai stancarti di conoscere, di sapere. Qualunque sia il modo, con i libri, con i viaggi, con le persone ma devi sempre allargare le tue visioni. Proprio come ha fatto lei nella sua vita, instancabile eroina del sapere. Grazie per quello che ha trasmesso a tutti noi, carissima Professoressa Tullia Giardina♥️

Ed ancora: “PER ESSERE UN BRAVO INSEGNANTE, NON DEVI MAI SMETTERE DI IMPARARE”. Per lei questa frase era una filosofia di vita. La formazione era alla base di tutto, no per niente è stata una delle professoresse più preparate che abbia mai conosciuto. Mi ricordo quando a Palermo, prima di andare a dormire, ha letto in poche ore tutto il Codice da Vinci. Noi tutti, ci domandavamo, ma come ha fatto? Prima degli esami di maturità, ci ha invitati a pranzo a casa sua. Ci diceva che non era brava a cucinare e per l’occasione aveva comprato tutto da asporto. Dopo ha preparato il caffè, l’ unica cosa che doveva fare, e alla fine al posto dello zucchero ha messo il sale , unica. Sempre pronta a darti consigli, una mamma. Ricordo quando mi ero bloccato con una materia all’università e le sue parole mi sono servite da stimolo per continuare. Grazie prof per esserci stata, mi reputo fortunato ad essere stato un suo alunno. Se oggi, siamo le persone che siamo, il merito è anche suo. La porterò sempre nel cuore. Grazie di tutto”.🤍

Un altro commovente messaggio: “Cara Prof., ero solito chiamarLa ogni 24 dicembre, la mattina, per il suo compleanno e, Lei con entusiasmo e stupore si chiedeva come facessi ogni anno a non dimenticarmi. No, no potevo dimenticare l’insegnante (di vita) che è stata in quei tre anni di ragioneria, le sue lezioni andavano oltre la didattica, con la sua intelligenza, fuori dal comune, riusciva a collegare una partita di pallone alla crisi nel mondo e noi, imbambolati ad ascoltarLa. Lei, che è stata l’unica in grado di farmi leggere un libro intero “Madame Bovary”, forse l’unico della mia vita (a me non è mai piaciuto leggere), ma non lo lessi perché obbligato o costretto ma, perché riuscì a farmi suscitare curiosità (come solo Lei sapeva fare) per quella storia d’amore di quel Dottore e quella quella ragazza di campagna. Non dimenticherò i suoi rimproveri materni, i suoi consigli e le sue dritte. Grazie Prof. Tullia Giardina, porterò il suo ricordo con me per sempre…❤️‍🩹

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