Accorpamento scuole in provincia di Ragusa. Ecco cosa è stato stabilito dalla Regione. Sei istituti perdono l’autonomia. Su Modica il caso, parla l’assessore Facello

Ieri, durante la riunione del tavolo regionale, è emersa la notizia del taglio di ben 92, forse 93, scuole autonome in Sicilia, un effetto diretto del decreto del governo Meloni contenuto nella legge di bilancio 2023. L’obiettivo è risparmiare sugli stipendi di presidi e direttori dei servizi amministrativi, ma le conseguenze si fanno sentire soprattutto nelle province.

Anche in provincia di Ragusa si “perdono” sei istituti scolastici che vengono accorpati ad altri. La proposta di razionalizzazione della rete scolastica presentata ai sindacati, ai dirigenti regionali del Ministero dell’Istruzione e ai funzionari dell’assessorato ha suscitato preoccupazione, soprattutto nelle aree metropolitane più grandi come Palermo e Catania, dove si prevede un’accorpamento di scuole o plessi vicini.

Il taglio si fa sentire anche in provincia di Ragusa, dove si prevede la scomparsa di 6 istituti scolastici.

In particolare, a Modica, il Circolo Didattico “Piano Gesù” sarà accorpato all’Istituto Comprensivo “Carlo Amore”. Nei fatti è stata ribaltata la proposta avanzata dal Comune di Modica. Questa decisione ha suscitato reazioni contrastanti tra docenti e famiglie, evidenziando le preoccupazioni legate alla “perdita dell’identità” degli istituti accorpati e alla possibile transizione sotto la gestione di un altro capo d’istituto.

A Ragusa il circolo didattico Palazzello sarà accorpato al Comprensivo “Vann’Antò”, il circolo didattico “Mariele Ventre” all’Istituto “Quasimodo”, e la “Paolo Vetri” alla “Francesco Crispi”. A Pozzallo, il circolo didattico statale sarà diviso e accorpato in parte con il Comprensivo “Rogasi” e in parte con il Comprensivo “Antonio Amore”. Infine, a Comiso, il circolo didattico “Edmondo De Amicis” sarà accorpato in parte al Comprensivo “Gesualdo Bufalino” di Pedalino e in parte al Comprensivo “Verga”.

Il caso Modica, parla l’assessore Facello

Una decisione regionale che su Modica ribalta la proposta del Comune. Queste le dichiarazioni dell’assessore comunale alla pubblica istruzione, Chiara Facello: 

“Prendiamo atto della decisione presa in sede di tavolo tecnico nonostante il comitato inizialmente avesse dato un parere al nostro piano. La direzione è stata quella di recepire in pieno il taglio delle direzioni didattiche. Avremmo voluto una concertazione maggiore con l’Assessorato regionale. Come Comune abbiamo avviato un percorso che mirava alla difesa di un quartiere che prevedeva un’istituzione scolastica. Abbiamo applicato in toto i criteri regionali. Detto questo non possiamo fare altro che attendere. Certamente non c’è amarezza su quanto scelto in sede regionale. Noi ci siamo confrontati rispetto a scelte che come Comune sono state prese nell’interesse generale. Abbiamo cercato di fare fino all’ultimo quello che era necessario, come del resto ha fatto anche la dirigenza di Piano Gesù. Siamo stati tutti allineati”. 

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