ACCESSI AL MARE CATENACCI E BARRIERE ARCHITETTONICHE

In qualità di Presidente dell’Associazione Ematum onlus di Ragusa voglio porre l’attenzione della cittadinanza su quanto si vede accadere in molte zone della nostra bellissima fascia costiera. Per lunghi tratti è di fatto estremamente difficoltoso per una persona portatrice di handicap motorio di poter accedere con i propri mezzi speciali in tratti di spiaggia.

Superate le particolari difficoltà di avere un accompagnatore che possa consentire ad una persona con difficoltà motorie di trascorrere qualche ora piacevole a mare, ci si ritrova nell’inaccettabile situazione di trovare alcuni accessi alle spiagge o chiuse con catenacci o privi delle opportune facilitazioni d’accesso per chi si muove con la carrozzina. In particolare invito sia la polizia provinciale sia i singoli comandi di polizia municipale ad effettuare un attento controllo e censimento delle vie di accesso al mare nel territorio di loro competenza, sedendosi magari attorno ad un tavolo tecnico con i rappresentanti di associazioni che come la mia si occupano di disabilità motorie per pianificare al meglio le azioni più opportune.

Sarebbe opportuno anche attenzionare l’esistenza di parcheggi riservati ai portatori di handicap nei pressi degli ingressi a mare poiché è assurdo che chi decide di andare al mare debba parcheggiare molto distante dall’ingresso alla spiaggia. Mi chiedo infine se i sindaci dei comuni con frazioni balneari facciano controllare periodicamente che le vie di accesso al mare siano tenute pulite, con le pedane mobili in legno efficienti e che coloro che hanno le case in prossimità della spiaggia non occupino arbitrariamente tratti dell’accesso al mare con fioriere o altri mezzi di delimitazione. Vi chiedo inoltre: in quelle strade che vengono considerate private, la pubblica amministrazione fornisce i servizi pubblici quali raccolta spazzatura, illuminazione pubblica, ecc.?

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