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Acate, torna in vita l’antico lavatoio e l’abbeveratoio. Iniziativa del gruppo “Amico Ambiente”
24 Lug 2024 09:30
Un pezzo di storia di Acate emerge dalla memoria. Un gruppo di volontari del gruppo “Amico Ambiente” ha riportato alla luce il lavatoio e l’abbeveratoio di contrada Canale, poco distante dal Castello dei Principi di Biscari.
E proprio ai principi di Biscari, nobile famiglia catanese insediata fin dal XV secolo nel feudo omonimo, si deve la realizzazione dell’antico abbeveratoio che, come in tanti luoghi dell’isola, costituiva il luogo di ristoro e di approvvigionamento idrico per tanti viaggiatori, ma anche per le mandrie degli animali.
L’abbeveratoio potrebbe essere stato realizzato nel XVII secolo, ma secondo alcuni sarebbe molto più antico e potrebbe risalire anche al periodo in cui venne edificato il Castello di Biscari, che porta la data del 1493. Fu feudo della famiglia Castello e successivamente della famiglia Paternò Castello, i cui componenti soggiornarono a lungo a Catania.
La data dell’abbeveratoio è incerta. XIV o XVI secolo ?
La data dell’antico lavatoio è incerta, ma in un antico documento del XIV secolo si parlerebbe dell’antico abbeveratoio. Il lavatoio invece sarebbe stato realizzato nel 1908, con un atto sanitario che chiese alle autorità comunali la realizzazione di un luogo che potesse garantire l’igiene e un corretto utilizzo delle acque.
I progetti di Democrazia partecipata per recuperare l’antico sito
Dopo secoli di incuria e di abbandono, il lavatoio era stato quasi dimenticato e soprattutto non era più visibile, sommerso dagli alberi e dai rovi. “Nell’ottobre 2020 abbiamo presentato un progetto di “democrazia partecipata” – spiega il portavoce del gruppo, Giuseppe Raffo – il progetto è stato approvato dalla giunta precedente, guidata dal sindaco Giovanni Di Natale. Ci è stata assegnata una somma che abbiamo utilizzato per disboscare e ripulire, anche con mezzi meccanici. Il lavoro è andato avanti a lungo, con la supervisione della Sovrintendenza di Ragusa. Oggi abbiamo restituito alla comunità ciò che resta dell’antico abbeveratoio e del più recente lavatoio. Il sito si trova nei pressi del depuratore e all’antica chiesetta di “L’armuzzi biniritti”, anch’essa purtroppo abbattuta negli anni 70. Al suo posto è stato costruito un altro piccolo edificio di culto, anch’esso oggi abbandonato. Ma l’antica chiesetta non esiste più”.
Giuseppe Raffo oggi riveste anche la carica di assessore. Ma ha continuato a lavorare insieme agli amici del gruppo, al padre Mario, che ne è il presidente, a Rocco Morando e altri. In quindici hanno lavorato indefessamente, altri hanno collaborato e dato una mano.
“Siamo felici di aver rivalutato e restituito alla cittadina un antico sito. Esso fa parte della nostra storia. Faremo di tutto per preservarlo, valorizzarlo e farlo conoscere. Stiamo pensando ad un tour che permetta di visitare i nostri luoghi storici: il castello di Biscari, l’ex convento dei Cappuccini, il lavatoio e l’abbeveratoio”. Gli antichi documenti parlano anche di un’antica fontana, ma di essa oggi non c’è più traccia.
“C’era una sorgente che portava l’acqua all’abbeveratoio – aggiunge Mario Raffo – Oggi non abbiamo trovato più nulla. Non sappiamo che fine abbia fatto quella falda e che fine abbiano fatto quelle acque. Ma ciò che volevamo era evitare che questo patrimonio acatese andasse perduto”.
La zona, ancora oggi si chiama contrada Canale. Il toponimo ricorda cosa avveniva in quei luoghi.

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