ACATE, RUBAVANO ENERGIA ELETTRICA: 3 RUMENI ARRESTATI

Nella giornata di ieri i Carabinieri della Stazione di Acate hanno tratto in arresto per il reato di furto aggravato di energia elettrica: 

– Pintilie Constantin, nato Romania cl. 61, ivi residente, pregiudicato per reato specifico;

– Pintilie Onoriu, nato Romania cl. 56, ivi residente, pregiudicato per reato specifico;

– Romaniuc Stefan Teodor, nato Romania cl. 78, celibe, incensurato, 

di fatto domiciliati ad Acate in Contrada Fossati snc, braccianti agricoli, poiché, introdottisi in data imprecisata, previa effrazione della porta del lucchetto della porta di entrata, all’interno di un caseggiato sito in quella contrada di proprietà di una signora residente a Catania, venivano sorpresi allacciati abusivamente alla rete elettrica “Enel” attraverso l’utilizzo di un contatore dismesso dallo stesso ente, utilizzando un cavo elettrico di mt. 15 circa, posto sotto sequestro. 

Al momento dell’ingresso dei militari nella casa erano presenti una serie di elettrodomestici e precisamente due televisori, un decoder, diversi carica batterie per cellulari, un frigorifero (funzionante e con alimenti all’interno), una lavatrice ed una lampada, tutti perfettamente funzionanti. Tutti tali apparecchi elettrici erano tra loro collegati da una serie di cavi che, intercettati nel loro percorso, confluivano in una ciabatta elettrica, il cui cavo, a sua volta, era collegato ad altro cavo che, attraverso un foro nel muro perimetrale, si prolungava verso l’esterno dell’’abitazione e poi, sapientemente interrato, sino ad un palo ENEL, posto a circa 15 metri di distanza, in un terreno adiacente. In particolare tale ultimo cavo andava a collegarsi all’interno di un contatore ENEL attaccato al palo stesso. Alla richiesta dei militari di esibire una bolletta dell’ENEL o di altra società di fornitura di energia elettrica questi riferivano di non essere in grado di fornirla. Sul posto intervenivano altresì due verificatori ENEL i quali constatavano la rottura dei sigilli ENEL apposti sul limitatore ed il fraudolento furto di energia elettrica. Gli stessi accertavano che il contatore era stato regolarmente cessato nel 2003. In tale occasione erano stati apposti sull’interruttore generale di detto contatore, che consente il passaggio dell’energia elettrica dalla rete esterna alla rete domestica, dei sigilli, da parte di personale dell’anzidetta società, al fine di impedire a chiunque di usufruire dell’energia senza prima aver sottoscritto regolare contratto con l’ENEL s.p.a..

A tal proposito, già in data 13.02.2012, i due PINTILIE erano già stati tratti in arresto dalla Stazione di Acate per furto dal medesimo contatore dimorando in un’abitazione limitrofa a quella odierna, anche in quel caso occupata abusivamente ed anche in quel caso aveva realizzato un allaccio abusivo con interramento di cavo elettrico. In quell’occasione i verificatori ENEL accertavano che il contatore aveva subito in furto di energia elettrica per 461 Kwh. In quell’occasione al contatore venivano apposti nuovamente i sigilli ed inoltre gli operatori ENEL avevano effettuato un recisione dei cavi all’estremità superiore del palo ENEL. Questa volta a causa del danneggiamento del contatore, i tecnici non hanno potuto accertare l’entità del danno subito.

Gli stessi verranno altresi’ denunciati per il reato di danneggiamento, invasione di edifici e violazione di domicilio.

Per la loro condotta, i tre veniva condotti presso la caserma di Via Neghelli in Acate, da dove, al termine delle formalità di rito, su disposizione Autorità Giudiziaria venivano tradotti agli arresti domiciliari presso la medesima abitazione in attesa del giudizio. 

Il fenomeno dei furti di energia elettrica nella giurisdizione della Compagnia è fenomeno assai sentito e gli odierni arrestati si aggiungono ai cinque commercianti di Vittoria denunciati lo scorso 13 settembre, nel corso di un servizio specificamente mirato al contrasto di tale problematiche, quando, a seguito di ispezione all’interno delle rispettive attività, era stato accertato che sui contatori “Enel” ivi installati era stato applicato un magnete che rallentando la registrazione dei kilowatt, diminuiva  i consumi di energia elettrica fino al 90%, creando un danno di  svariate migliaia di euro. 

 

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