Abbate. Giovani al centro: prepariamo per il futuro la generazione “Z”

Troppi luoghi comuni sulle nuove generazioni. Troppe dicerie spesso non corrispondenti al vero. Non vogliono lavorare, non hanno progetti e ambizioni, non hanno valori. Giudizi affrettati e sommari che non rendono giustizia ad una generazione, soprannominata “Z”, che invece bisognerebbe coltivare perché rappresenta il futuro di tutti noi.

Compresi i benpensanti che si affrettano nei giudizi. Per tale motivo abbiamo pensato ad un loro ruolo centrale nella Regione Siciliana; bisognerà dar loro fiducia, mettendoli nelle condizioni di avere un futuro nella propria terra. Le priorità sono state individuate seguendo i reali bisogni delle nuove generazioni: istruzione, economia e inclusione nella società civile.

A cominciare dalla formazione universitaria che deve, quanto più possibile, essere svolta negli atenei siciliani. Per combattere l’emigrazione universitaria verso altre regione alcune semplici ma efficaci proposte sarebbero il riconoscimento di contributi economici per sostenere il percorso educativo e nel contempo contrastare l’abbandono scolastico; l’istituzione di nuove tratte “bus” per consentire a tutti i giovani universitari delle province di raggiungere le sedi di studio; la concessione di abbonamenti gratuiti per le spese di trasporto, sostenendo l’economia delle famiglie con l’abbattimento dei relativi costi. Inoltre, per incentivare gli under 18 ad utilizzare tutti i mezzi di trasporto pubblico, ne dovrà essere garantita la gratuità su tutto il territorio regionale.

Per supportare i giovani nello sviluppo e nella realizzazione di progetti imprenditoriali in Sicilia, verrà istituito un fondo economico per consentire loro di sostenere tutti i costi inerenti all’avvio delle attività, verranno semplificate le procedure burocratiche, e verranno istituiti sportelli di ausilio alla realizzazione dei progetti di impresa. Per i giovani, dovranno essere istituite strutture di aggregazione per incentivare aree “co-working”, a disposizione di coloro che vogliano incontrare altri coetanei e confrontarsi; “spazi in comune” per informare i giovani su quali siano i luoghi pubblici disponibili per organizzare eventi, presentazioni, riunioni e workshop, incontri culturali ed interculturali; “Aree” per aiutare i giovani musicisti a sviluppare le proprie capacità in contesti di collaborazione e confronto con altri musicisti. Ai giovani dovrà, altresì, essere data l’opportunità di conservare i mestieri del territorio per tramandarne le tradizioni; di custodire il patrimonio culturale, affidando loro i relativi servizi; di programmare e calendarizzare eventi, con la partecipazione di artisti che incentivino il turismo giovanile.

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