A VOLTE RITORNANO, AGGIUDICANDO PROPRIE LE INIZIATIVE ALTRUI

In merito alla situazione della discarica di Scicli, ritengo opportuno intervenire per delucidare dei passaggi fondamentali sulla presa di posizione di alcuni esponenti politici a riguardo riemersi dopo un periodo di silenzio. Confermo che, gli unici autorizzati ad agire per risolvere la problematica della discarica in C/da Cuturi sono gli stessi che hanno rilasciato le autorizzazioni, ossia la Regione;  sono altresì, contrario al ricorso al Tar perché non credo sia il mezzo più opportuno per vincere questa  battaglia che, peraltro, può rilevarsi  pericolosamente a doppio taglio in quanto, nel caso di mancato accoglimento del Tar, potrebbe rafforzare definitivamente la ditta autorizzata. 

Ma al di là di questo passaggio, ciò che mi rende basito non è tanto il fatto che tutta la vicenda sia stata scoperta e studiata in modo dettagliato dai giovani di Start Scicli, di cui ne apprezzo l’iniziativa portata avanti con dedizione ed impegno costruttivo poichè individuo in loro l’innovazione politica di Scicli e, appunto per questo, malgrado l’intervento sia partito da Start Scicli, cui ne attribuisco l’assoluta titolarità, all’improvviso, si sono fatti avanti, alcuni ex assessori della Giunta Susino, la clamorosa giunta sciolta per infiltrazioni mafiose. Questi ex amministratori hanno preso per sé il percorso e hanno ritenuto farne propria l’iniziativa, proponendo, ancora una volta, un ricorso al Tar. Un pretesto per riemergere in auge, facendo capire all’opinione pubblica di portare avanti questo percorso. In effetti, loro, -ossia gli ex amministratori- stanno ampliando il problema e in un modo spropositato perché vogliono raggiungere l’obiettivo cioè dimostrare che grazie a loro si sta risolvendo il caso. Quello di cui io lamento è la posizione di questi signori, ricordiamo sciolti per mafia durante l’ultima sindacatura  Susino, per cui, insisto nel ribadire che, invece, dovrebbero avere la compiacenza di mettersi da parte e di non intervenire mai più politicamente in un modo diretto malgrado, questo, è un problema che coinvolge tutta la comunità di Scicli. Questi signori, ex amministratori della nostra città sciolta per mafia, dovrebbero avere la capacità e l’intelligenza di capire di non interagire mai più con la politica sciclitana atteso, appunto, che questa drammatica situazione non può essere che associata a loro stessi, ex amministratori per non avere avuto il coraggio di dimettersi anzitempo evitando, così, lo scioglimento per mafia. Non dovrebbero attribuirsi ne meriti o titolarità progettuali e null’altro per la nostra Scicli svergognata al mondo intero. Ma v’è di più, perché gli stessi ex amministratori sono anche recidivi atteso che hanno proposto un ricorso al Tar, peraltro non andato a buon fine, e con il quale, addirittura, vergognosamente, sono stati chiesti soldi ai cittadini per le spese legali! Un’assurdità e un paradosso che fanno riflettere molto alla quale non può essere data a questi signori più alcuna fiducia. La presenza di problematiche gravi del genere va attribuita solo ed esclusivamente a loro e soprattutto al loro modus operandi che ha lasciato la città nel baratro consegnandola ai commissari straordinari incapaci di amministrare Scicli. Le loro dimissioni, nel momento dovuto, avrebbero evitato qualsiasi contenzioso che adesso è in essere! Abbiano la compiacenza  quando passano davanti al municipio di voltarsi dall’altra parte e fare finta di non essere sciclitani. Grazie

 

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