A SEGUITO DELLA NUOVA SENTENZA SUL CROCIFISSO

Il nostro gruppo consiliare, nei mesi scorsi, ha presentato una mozione relativa alla sentenza emanata dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo sulla rimozione del crocefisso appeso nelle aule scolastiche. Il documento, condiviso ed apprezzato dalla gran parte dei consiglieri presenti, scaturiva dalla considerazione che la sentenza della Corte Europea rappresentava il palese disconoscimento di un simbolo della cultura e della tradizione italiana e che la funzione simbolica del crocefisso, a prescindere dalla religione professata, esprime il fondamento dei valori civili della tolleranza, del rispetto reciproco e della valorizzazione dell’uomo e dei suoi diritti e, fa parte della storia e della tradizione del popolo italiano. La mozione, è stata inviata agli organismi competenti e  si concludeva sollecitando il Governo Italiano a presentare ricorso , nei tempi e nei modi dovuti, nella consapevole certezza che l’autentico pluralismo non può presumere la rinuncia ad un simbolo millenario  dell’identità del popolo italiano. Finalmente oggi la Corte Europea dei diritti dell’uomo ha accolto il ricorso presentato dall’Italia contro la sentenza del 3 novembre 2009 che aveva bocciato la presenza del crocifisso nelle aule scolastiche. Anche la mozione adottata dal nostro Consiglio Provinciale e da diversi Comuni della nostra provincia  ha contribuito a ripristinare un sacrosanto diritto del popolo italiano.“Ho appreso con soddisfazione la notizia, nella consapevolezza che i valori di un popolo non potevano essere cancellati con una sentenza che si è rivelata ingiusta ed immotivata”.

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