A Scicli l’artista si mette davvero in vetrina. La processione poetica di Angelique

Dietro la vetrina di una libreria, seduta su un sofà, una giovane donna dalla pelle chiara.

E’ Angélique Cavallari, attrice, performer, poetessa, musicista…. Indossa un leggerissimo vestito, corto, color prugna. Davanti a lei, tra libri, una lampada e una scultura, le sue scarpe rosa con tacchi a spillo. Angélique gioca con le sue gambe, osserva i libri che la circondano… Freud, Jung, Lacan, Carotenuto. Guarda oltre la vetrina. Un gruppo di trenta persone, dall’altra parte del vetro, lungo la strada, la osserva con curiosità e si chiede cosa ci faccia una donna in vetrina. Alle spalle di Angélique si vede arrivare un uomo con una cartella. Lei lo saluta e lo invita a sedersi nella poltroncina alle sue spalle. La voce della donna è amplificata, udibile anche dal pubblico. Ringrazia l’uomo per essere arrivato da Parigi a Scicli. Si intuisce che lui è il suo psicoanalista. Angélique inizia a raccontargli uno strano sogno fatto nelle ultime tre notti. Gli confida che nel sogno  si trova nella vetrina di quella stessa libreria, osservata da tante persone, dove lei comincia a leggere a voce alta Poesia ininterrotta di Paul Eluard. Ricorda che lei, uscita dalla libreria, viene seguita da quelle persone, cosi come accade in una processione… di quel sogno vorrebbe comprendere qualche significato.

Torniamo alla realtà. Siamo a Scicli e sono le ore 21,15 di martedì 29 agosto. Il pubblico, dall’esterno, continua a osservare la donna in vetrina e il suo psicoanalista che prende appunti nel proprio quaderno. Angélique, altera. è distesa sul sofà. Le sue gambe sono nude e la sua pelle, tutta, sembra trasparente. Adesso inizia a leggere davvero Poesia ininterrotta. La sua lettura è una recita appassionata… sussurri, toni alti, modulati, grana vocale unica e speciale. Il pubblico è incantato. Venti minuti dopo la donna si alza dal sofà e scompare oltre la vetrina. Un minuto dopo esce dalla Libreria Don Chisciotte e inizia a camminare lungo il Canale Aleardi. In mano ha ancora il libro di Paul Eluard, Poesia ininterrotta. Continua a leggerlo con la sua voce nuda, pura.

Il pubblico la segue attento, come fosse la processione poetica di una straordinaria attrice-autrice. Ci sono le luci della città, le stelle, la luna, l’atmosfera è magica. Angélique si ferma a leggere sul primo ponte del canale. E’ in piedi, piegata sulle proprie gambe, appoggiata alla ringhiera. Più che recitare l’attrice riesce a vivere e trasmettere il cuore del componimento poetico. Il suo corpo, leggero, si muove in perfetta sintonia tra le parole, le pause, il ritmo. Dopo un po’ Angelique sente che è arrivato il momento di proseguire verso la terza e ultima tappa della sua processione poetica. Il luogo prescelto sono le scale che portano alla Chiesa del Carmine. Anche qui l’attrice viene seguita dal suo gruppo di fedeli cui si aggiungono quelli di un ristorante vicino. Anche qui Angélique Cavallari, in un luogo simbolo di Scicli, regala passione, emozioni, sentimento… sembra quasi che Poesia ininterrotta, Paul Eluard l’abbia scritta per lei.

Foto di Adele Statello

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