A Scicli la decima giornata dei giovani. Iniziativa per la sicurezza in strada

Una piramide tronca, collocata in piazza Italia, con un crocifisso rovesciato in cima e caschi incidentati, appesi intorno, è stata l’ immagine visiva, quasi emblematica, della “X° GIORNATA DEI GIOVANI per la sicurezza stradale”, svoltasi a Scicli nei giorni 25 e 26 febbraio scorso.
Un primo richiamo suggestivo e di impatto immediato sul tema sulla sicurezza stradale, reso esplicito da altri cartelloni lì accanto , con scritte su regole di comportamento alla guida, tradotti come veri e propri comandamenti: “non uccidere”; ”non rubare”; “onora il padre e la madre” ; ecc ecc., completi di discalìe di facile lettura e tali da essere immediatamente percepiti e ricordati.
Come per gli altri anni, l’ iniziativa è riferita in particolare ai Giovani e si è avvalsa dell’ operosità delle Associazioni “Scuola Famiglia Q. Cataudella” e Giovani Vite da Amare nel ricordo di Dario Campo”, con la collaborazione dell’ Istituto d’ Istruzione Q. Cataudella, e dalla speciale e nota sensibilità per i problemi Giovanili, del dirigente scolastico prof. Enzo Giannone, dei docenti e degli stessi studenti.
Quest’anno in occasione della decima edizione si è aggiunta pure la collaborazione del Consorzio Revisioni auto di Modica e Scicli, che da tempo si occupa di sicurezza stradale con la fondazione “Divertiti sicuramente”
A presentare questa decima Giornata e le installazioni in piazza Italia, vi era il giornalista Carmelo Riccotti La Rocca, coadiuvato dalla psicologa del traffico stradale Dott.ssa Chiara Carpinteri.
Li hanno seguiti ed ascoltati 400 studenti circa provenienti dall’Istituto Cataudella ed altri dell’ Istituto Micciché , che hanno aderito all’iniziativa e che hanno partecipato anche come una forma di rappresentanza delle altre scuole sciclitane. Vi erano pure rappresentanti istituzionali, tra cui la l’Assessore e Vice Sindaco Caterina Riccotti, il rappresentate del Prefetto, dr. Michele Ciarcia’, Vice prefetto.
Il dr. Riccotti La Rocca, a margine e a conclusione della sua presentazione, ha anticipato il nuovo progetto di “Giovani Vite da Amare “ e di “Scuola Famiglia”, per l’istituzione della giornata cittadina per la sicurezza stradale, che poi , nel corso del convegno, è stato precisato, nella forma e negli obiettivi, dal dr. Campo, il papà di Dario.
Una prima parte della manifestazione, dunque, decisamente molto istruttiva, ma anche con qualche risvolto suggestivo, nel momento in cui per voce degli stessi studenti sono stati ricordati le vittime della strada, con una significativa poesia di Herman Hesse, seguita dal canto di una Ave Maria in forma di preghiera.
All’interno del teatro è iniziato poi il preannunziato convegno sulla “Prevenzione dai rischi della strada intitolato “Insieme per la Prevenzione”.
Nel cine teatro Italia pieno di studenti con la presenza di docenti, a seguire con attenzione lo svolgersi dei lavori, c’erano anche tanti genitori e persone adulte.

Tre i temi principali:
– Le misure di prevenzione dei rischi della strada;
– c.d. le dipendenze, vecchie e nuove, come alcool , droghe ed anche gioco e connessioni ossessive ad internet e social;
– le funzioni della scuola e di quanto essa possa contribuire, diffondendo cultura, non solo come selezione della classe dirigente ma anche con fattore di maggiore consapevolezza e crescita sociale.
Molto interessanti e ricche di notizie sono state tutte e tre le relazioni.
I relatori sono stati ascoltati da tutti con attenzione, anche perché hanno avuto l’accortezza di usare un linguaggio semplice, accattivante; in particolare il prof. Scafato, per aver usato video ben costruiti che facevano riferimento a personaggi dello star – sistem, conosciuti dagli studenti e forse anche da essi imitati.
A proposito delle funzioni della scuola, si è avuto l’intervento di una studentessa che, riferendosi ad un recente fatto di cronaca, ha letto uno stralcio di una sua lettera diretta alla scuola, con la quale chiede ai docenti di considerare che “gli studenti non vanno solo giudicati ma vanno soprattutto aiutati a superare difficoltà e problemi ed a crescere con consapevolezza e capacità critica”.
Il coordinamento dell’incontro è stato del direttore di Video regione News, dr. Salvatore Cannata, arcinoto negli ambienti locali come giornalista di grande esperienza e esperto nel campo della sicurezza stradale per aver promosso più volte il tema, all’interno della rubrica di approfondimento “RING”.
A chiusura della manifestazione, il dr Campo, papà di Dario, nel ringraziare tutti, ha
delineato le tappe del lavoro compiuto nei dieci anni trascorsi, auspicando per i Giovani condizioni di vita e di sicurezza sempre più affidabili.
Ha riproposto poi all’attenzione di tutti e dell’Amministrazione Comunale il nuovo
progetto, su cui le Associazioni intendono lavorare e cioè quello della Istituzione, con una formale procedura da parte dell’Amministrazione stessa, della *“Giornata cittadina della sicurezza” *che –come ha detto- non avrebbe solo valore formale, ma potrebbe essere proiettata verso soluzioni pratiche, per tanti obiettivi, e soprattutto per far acquisire sane abitudini quando si è alla guida e ai più Giovani ad essere protagonisti di un modo di comportarsi che faccia del senso civico la loro bandiera.
La manifestazione si è conclusa in serata con uno spettacolo di musica, danza e poesia,
curato dal pittore e scrittore *Franco Cilia* ed il prof. di matematica “Narr Attore, *Ciccio Schembari*, con la partecipazione tra gli altri del tenore *Giuseppe Ranzani*; dell’Accademia della Musica di Uccio Ingarao e Lina Pluchino; delle tre scuole di danza; Akademy di Luisa Sinacciolo; Olimpo Dance di Gianni Falla; e La Piramide di Romina e Gianni Galante.
L’iniziativa aveva avuto inizio il precedente giorno 25 con una messa di suffragio, celebrata nella Chiesa di San Giorgio a Donnalucata e con la donazione da parte della famiglia Campo di una bella scultura raffigurante il Cristo Crocifisso, opera artistica del maestro sciclitano *Carmelo Candiano*, esposta al pubblico e benedetta nel corso della cerimonia, dal Parroco don Armando.

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