A Roma per pace fiscale e contro il caro bollette. A Palermo, un ibleo della Lega assessore sicuramente all’Agricoltura. Intervista all’On. Nino Minardo

“La Lega governerà il Paese per creare lavoro vero e fermare il traffico d’uomini. Per la ‘mia’ Modica, lavorerò per una visione seria del domani”.

Mancano oramai poco meno di due settimane all’appuntamento elettorale che vedrà i siciliani impegnati nel rinnovo elettorale dei propri rappresentanti politici sia a Roma che a Palermo. Il parlamentare, Nino Minardo, segretario regionale della Lega, è impegnato in questi giorni in prima linea nella campagna elettorale sia nella sua qualità di rappresentante in Sicilia del partito che come candidato nella Circoscrizione di Ragusa alla Camera dei Deputati

Onorevole Minardo la prima domanda è di carattere generale e riguarda le sue impressioni e le sue proposte da candidato alla Camera dei Deputati nella Circoscrizione di Ragusa. Queste elezioni anticipate arrivano quando ancora continua la guerra in Ucraina, quando un’autentica tempesta economica ed energetica è in corso in Europa e mentre dalla pandemia non siamo ancora certi di esserne venuti fuori.

Siamo di fronte alla situazione peggiore dal dopoguerra, è un fatto. Parto dal presupposto che la classe dirigente in questa fase storica debba anche fare un po’ di autocritica, nessuno escluso. Detto ciò il nuovo Parlamento e il nuovo governo avranno l’obbligo di migliorare la qualità delle soluzioni e la velocità nell’applicarle. Nel frattempo bisogna garantire un provvedimento di emergenza per il “caro bollette” perché l’emergenza è adesso, non dopo le elezioni né a ottobre. Faccio notare come solo Matteo Salvini in questi giorni e in queste ore si stia dannando l’anima a chiedere misure straordinarie e immediate; personalmente e politicamente condivido al 100% le sue parole e la sua linea. Il resto immagino e auspico venga fatto da un nuovo governo di centrodestra, con una maggioranza rilevante in entrambe le Camere e con una Lega forte. Aggiungo l’altro concetto fondamentale e pure questo sollevato da noi: “la pace fiscale”. Su questo marchiamo la differenza con gli altri: qui non si tratta di fare “condoni tombali”, mettere a rischio i conti dello Stato o sciocchezze simili; si tratta semplicemente di consentire la sopravvivenza alle aziende e la dignità alle famiglie.

L’election day intreccia in un’unica giornata, il 25 settembre, le elezioni politiche nazionali a quelle regionali. E’ stata la scelta giusta? Cambierà qualcosa nel voto dei siciliani?

Scelta doverosa, giusta, chiesta a gran voce dalla Lega: con tutto quello che accade ci mancava di andare a votare due volte a distanza di poche settimane. Sono convinto che le politiche avranno un effetto trainante sulle regionali: queste ultime rischiavano davvero di vedere pochissima gente alle urne perché la disaffezione verso le istituzioni regionali è inarrestabile da molti anni. Il nuovo governo siciliano e la nuova Ars saranno rappresentativi di più elettori, questo è un bene, bisognerà allora meritarsi i voti e i votanti in più. E’ molto importante che a Palermo come a Roma il centrodestra sia messo nelle condizioni numeriche per governare con maggioranze che diano serenità: il resto ce lo dovremo meritare sul campo. Vede io credo che i prossimi due/tre anni possono davvero segnare la svolta storica per la Sicilia. Nel senso che o creiamo nuovo lavoro e applichiamo idee e progetti davvero innovativi o precipitiamo nell’abisso. La classe dirigente della Lega Sicilia – Prima l’Italia che si è formata è in grado di affrontare le sfide, per questo chiedo agli elettori di darci fiducia

A proposito di classe dirigente della Lega: nell’eventuale governo Schifani chiederete e otterrete assessorati? La provincia di Ragusa da parecchio tempo non esprime più rappresentanti in giunta a Palermo …

A questa domanda rispondo in maniera netta e senza girarci attorno in “politichese”. La provincia di Ragusa avrà un assessore nella prossima giunta ed essendo quella con la più alta vocazione agricola chiederemo a Renato Schifani di poter indicare l’assessore regionale all’agricoltura. Vi sono tutti presupposti perché questo mio impegno si concretizzi!

Onorevole Minardo, andando ancora più nello specifico dell’area iblea, quali sono le criticità territoriali su cui ricevete le maggiori sollecitazioni e quali sono le vostre ricette?

E’ arcinoto come la nostra provincia possa contare su un tessuto produttivo legato ad agroalimentare, turismo, piccola industria e terziario molto dinamico. Torno allora sul caro bollette che non solo colpisce con virulenza le famiglie ma rischia di mettere in ginocchio proprio questa grande patrimonio di piccola e media impresa sparso sui comparti che ho citato. Ecco, in attesa delle grandi scelte prese a Roma anche a Palermo dobbiamo individuare gli strumenti specifici per questa categoria di imprenditori e lavoratori, le proposte da affiancare a quelle nazionali o addirittura che le anticipino. L’ho già detto: “lavoro” è la parola chiave per uscire dalla rassegnazione, dalla delusione e dalle difficoltà economiche e sociali. Bisogna indirizzare ogni sforzo, ogni investimento, ogni incentivo per mantenere il lavoro che c’è e crearne di nuovo. Vale per tutti i settori produttivi, vale per tutte le istituzioni, vale per ogni singola iniziativa di ogni singolo parlamentare e assessore e vale, con le specifiche competenze, per ogni uomo e donna che oggi voglia fare politica in Italia, Sicilia, in provincia di Ragusa, ovunque.

Sempre per il territorio ragusano, l’ultima domanda riguarda l’emergenza spazzatura che ha caratterizzato questa estate con uno spettacolo davvero indecoroso.

Me ne vergogno e benchè io non abbia nello specifico responsabilità politiche e amministrative chiedo scusa. Chiedo scusa a tutti e in particolare ai modicani perché nelle ultime settimane di questa estate a Modica la situazione è completamente sfuggita di mano. Una pessima figura davanti a turisti e visitatori e una pessima figura con noi stessi. Però quello a cui stiamo assistendo a Modica è uno spettacolo indegno, un’emergenza sanitaria, ambientale, estetica e sociale terribile e non si arriva a centinaia di tonnellate di spazzatura accatastate nelle strade solo per negligenza di una parte dei cittadini o per i problemi strutturali a livello regionale. Serve una seria visione del futuro anche per ridare vita  ad un centro storico dove metà locali ha chiuso i battenti o sta per farlo o ad un settore, come quello turistico:  in città si viene sempre più spesso per la toccata e fuga di poche ore mentre altre realtà anche più piccole (penso a Noto e a Scicli ad esempio) sono riuscite a mantenere i pernottamenti, gli standard e i livelli occupazionali legati al turismo.

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