A RISCHIO INAGIBILITA’ IL PORTO TURISTICO DI POZZALLO

 Il porto turistico è a rischio inagibilità. Come accade puntualmente ogni anno. Pescatori e diportisti, a bordo di imbarcazioni anche piccole, sono costretti a cimentarsi in manovre difficili e delicate, sia in entrata che in uscita. Il canale di ingresso, con l’approssimarsi della buona stagione, va restringendosi sempre di più. Facile prevedere che, da qui a qualche settimana, sarà semaforo rosso. Le mareggiate dei giorni scorsi hanno perfino danneggiato due barche regolarmente ormeggiate presso un pontile galleggiante. A quanto pare la sicurezza delle imbarcazioni è messa in forse anche quando esse rimangono in porto. Giovedì scorso si è tenuta una riunione in Prefettura, alla presenza del rappresentante del Governo dott. Annunziato Vardé, del sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna e dell’assessore ai Lavori pubblici di Ispica, Paolo Mozzicato. Due gli argomenti di somma urgenza affrontati: l’erosione delle coste e l’insabbiamento del porto turistico di Pozzallo. Si è discusso pertanto delle opere urgenti da realizzare nei pressi di S. Maria del Focallo con il posizionamento di alcuni pennelli di protezione, paralleli all’unica barriera frangiflutti già esistente nella zona dagli anni ’80, il cui progetto è stato regolarmente finanziato dal Ministero dell’Ambiente con la somma di 3,6 milioni di euro concessa al Comune di Ispica. Allarmante la devastazione in atto del litorale compreso tra Ciriga (Ispica) e Pietrenere (Pozzallo). Il mare avanza inesorabilmente minacciando da vicino case e costruzioni, nonché lunghi tratti della litoranea Pozzallo – Marza. Interessante la soluzione migliorativa prospettata nel corso della riunione: anziché prelevare a Termini Imerese la sabbia necessaria per favorire il ripascimento delle zone interessate, così come previsto nella relazione tecnica allegata al progetto, si potrebbe utilizzare quella del porto piccolo di Pozzallo, risparmiando, fra l’altro, la somma di 300.000 euro. Fermo restando, ovviamente, l’esito positivo, dal punto di vista della compatibilità, delle analisi della sabbia rimossa. Per quanto riguarda il porto turistico, il Prefetto ha confermato che gli Uffici del Genio Civile di Ragusa hanno già rappresentato all’assessorato regionale al Territorio e all’Ambiente la necessità di intervenire urgentemente per “liberare” il canalone di ingresso in modo da rendere agibile l’importante struttura prima dell’estate. E’ stato infatti preso atto che, canalone provvisorio a parte da realizzare prima dell’arrivo dell’estate, il porto turistico necessita di un intervento definitivo non più rimandabile, in grado di ripristinare l’originaria profondità dei fondali.

Soddisfatto dell’esito dell’incontro il sindaco Luigi Ammatuna. “Ringrazio il Prefetto – dice il primo cittadino della città marinara – per il suo autorevole intervento, atteso che, come purtroppo si verifica puntualmente ogni anno, il problema dell’insabbiamento del porto crea non poche difficoltà ai pescatori e ai diportisti, in un momento particolarmente difficile per la vita economica e sociale della comunità. Condiviso perfettamente le soluzioni prospettate ed auspico a questo punto un intervento della deputazione iblea per sollecitare risposte immediate da parte della Regione Siciliana”.

 

 

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