A RISCHIO IL COMPLETAMENTO DEI LAVORI RELATIVI ALL’AUTOSTRADA SIRACUSA – GELA NEL TRATTO CHE VA DA ROSOLINI A MODICA

I lavori delle opere e delle forniture necessarie per la costruzione dei lotti 6+7 e 8 – Ispica, Viadotti Scardina e Salvia, Modica – del 2° tronco dell’autostrada Siracusa-Gela, sono stati affidati da Cosige Scarl (consorzio di imprese che comprende “Società italiana per condotte d’acqua S.P.A” e “Cosedil S.P.A” l’impresa edile fondata dall’On. Andrea Vecchio eletto alla Camera con la lista a sostegno di Mario Monti) alla ditta napoletana Castaldo S.p.a, di cui il proprietario è l’imprenditore Salvatore Castaldo, con contratto di subappalto OA 1500003.

L’ennesima opera pubblica in Sicilia  – dichiara Valentina Spata – che rischia di non essere completata non solo per l’atavico problema dell’ “improvvisa” carenza di fondi nella fase di avanzamento dei lavori ma anche per le numerose criticità che presenta il tratto interessato. Infatti, come si legge nella diffida e messa in mora da parte dei legali della Castaldo s.p.a. “fin dal principio dell’esecuzione delle lavorazioni sono emerse insormontabili carenze progettuali ovvero imprevista indisponibilità delle aree” e diverse difficoltà riscontrate nel tratto interessato “con un evidente dispendio di risorse”. Si continua evidenziando “un andamento a singhiozzo dei lavori” con conseguente “limitazione della piena autonomia della ditta Castaldo s.p.a. ed alterazione delle condizioni di esecuzione dell’appalto”.

Il tratto della Rosolini – Modica che interessa la nostra ditta – dichiara Salvatore Castaldo, l’imprenditore napoletano che ha voluto incontrare Valentina Spata a Ragusa – sta occupando in questo momento poco meno di 100 lavoratori, quasi tutti siciliani ed in parte anche della Provincia di Ragusa ed è finanziato con fondi europei, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e per una quota meno consistente anche dalla Regione Sicilia, per un totale di 360 milioni di euro.  A noi – continua Castaldo – è arrivata solo una minima parte di questi fondi previsti per il nostro contratto di subappalto e non ho alcuna remora ad affermare che l’avanzamento dei lavori si deve ad un gravoso impegno economico che la mia azienda ha dovuto sostenere attingendo a risorse interne. Adesso non è più possibile continuare senza alcuna certezza ma soprattutto senza avere quelle spettanze che il Cas (Consorzio Autostrade siciliane) e la Cosige ci devono.

Il rischio del blocco definitivo dei lavori, con la relativa rescissione del contratto da parte dalla Castaldo s.pa. e la perdita del lavoro di centinaia di persone, è serio e concreto. Nonostante i tentativi di chiarimento e conciliazione da parte della ditta subappaltatrice, né la Cosige, né il Cas ad oggi hanno saputo dare risposte concrete.

Il problema in Sicilia – dichiara Valentina Spata – è che la Regione e gli enti preposti non effettuano i controlli necessari. E’ inammissibile che la ditta Cosige si rifiuti di effettuare la dovuta contabilizzazione delle opere la cui ultima verifica, come si evince dalla diffida avanzata dalla Castaldo e che ho avuto modo di leggere, risale a dicembre 2015. Sottolineo che è stato firmato un protocollo di legalità prima dell’inizio dei lavori alla presenza del Presidente Crocetta, del Ministro Alfano e dei prefetti di Ragusa e Siracusa. Visti i preoccupanti precedenti, non dobbiamo stupirci se le opere finanziate con soldi pubblici non sono mai realizzate nella nostra isola oppure sono realizzate senza progetti esecutivi e quindi dopo alcuni mesi o anni ci crollano davanti agli occhi.

Chiederò ai nostri deputati di presentare una interrogazione parlamentare – conclude la Spata – al fine di chiedere al Governo risposte concrete sulla gestione degli appalti nella nostra regione.

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