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A Ragusa “The roominghouse” l’installazione di Fabrizio Occhipinti Amato. Inaugurazione venerdì 14 dicembre a Spazi Privati
12 Dic 2018 11:29
La casa rappresenta, soprattutto per noi del sud, lo spazio di stabilità individuale, il nostro universo intimo e privato, il luogo che delimita il confine con il mondo esterno, dove ci sentiamo al riparo, sicuri e in cui mettiamo le radici. Eppure c’è chi riesce a sentirsi a casa ovunque e a vivere senza alcun disagio in una condizione di precarietà. Come il nomade contemporaneo che abita nella “rooming house” progettata dallo Studio Occhipinti Amato e ricreata in una installazione temporanea ospitata da Spazi Privati in occasione della terza edizione di PVT.
PVT è un progetto di dialogo tra artisti e designer che si alternano in una serie di eventi, interpretando il loro concetto di luogo privato. Venerdì 14 dicembre lo showroom di via Archimede, al civico 122, aprirà le porte al pubblico che potrà visitare un sistema abitativo fuori dal comune. Il titolo dell’installazione – progettata dal giovane architetto siciliano Fabrizio Occhipinti Amato e del suo team – prende spunto da un’opera di Bukowsky, The roominghouse madrigals, appunto camere in affitto, “manifesto letterarario” del celebre scrittore statunitense. Nello showroom è stato ricreato un sistema abitativo con una zona giorno e una zona notte. Alle due camere si accede attraversando prima la Zona di Disinfezione, uno spazio in cui il visitatore può liberarsi idealmente da tutti i condizionamenti esterni. Poi la Zona di Astrazione, uno spazio, quasi surreale ma preparatorio, per poi giungere, a ridosso delle camere, nella Zona di Anatomizzazione, una galleria che ospita sculture anatomiche e che rappresenta il culmine di un viaggio interiore.
Il fruitore, entrando all’interno dell’opera, ha come la sensazione di purificarsi dal mondo esterno, dalle sue abitudini e dai condizionamenti convenzionali. Un percorso fisico e mentale in cui decade il principio della conservazione e del “tutto è per sempre”, mentre si fa spazio il desiderio di ciò che si vuole veramente, anche dell’impossibile. Al termine del percorso il visitatore si troverà davanti ad una bilancia, dove potrà chiedersi qual’è il peso che bisogna dare alle cose. Le due camere rappresentano la fuga dalla vita reale e diventano due spazi da vivere precariamente e per questo arredate con oggetti insoliti che normalmente non verrebbero scelti.
“Nell’opera – spiega Fabrizio Occhipinti – ho voluto ricreare la casa in cui vorrebbe vivere il nomade contemporaneo. E’ colui che si sposta continuamente da una città all’altra, che non vuole un lavoro fisso, né tantomeno una casa fissa. E’ambizioso, più per scelta che per indole. Quando si sposta porta con sè solo qualche oggetto leggero, il vecchio e il pesante lo vende o lo regala. Il nuovo lo compra d’impulso, ma lo sceglie tenendo conto del suo vissuto (oggetti che gli ricordano un luogo, un amico, un amore). La casa del nomade contemporaneo va oltre l’omologazione, come se vivesse in una camera in affitto: rispetta le mura, ma le personalizza senza paura di sbagliare, perché tutto può improvvisamente e meravigliosamente cambiare. Non c’è nulla di più definitivo del provvisorio e più provvisorio del definitivo. La possibilità di scegliere senza condizionamenti è sinonimo oggi di vero lusso.”
Un viaggio che lo studio Occhipinti – un team giovane, dinamico e aperto alle moderne tecnologie – ha voluto arricchire accompagnando il visitatore in un’esperienza multimediale attraverso una video-installazione in realtà aumentata (indossando un visore si potrà entrare in uno spazio virtuale ed interagire con esso).
Durante l’evento, inoltre, agli ospiti sarà offerta una degustazione di tuma persa, a sostegno dell’iniziativa #savetumapersa, la battaglia mediatica che sui social è stata lanciata per salvare il tipico formaggio siciliano del caseificio Salvatore Passalacqua, unico a produrla.
L’appuntamento con PVT 03 The rooming house è per Venerdì 14 dicembre alle ore 19, in via Archimede 122. Sarà possibile visitare l’installazione fino al 28 dicembre.
Fabrizio Occhipinti Amato
Architetto siciliano, Fabrizio Occhipinti Amato (1979) si è laureato in architettura presso il Politecnico di Milano e dopo un’intensa attività di formazione, tra “carte e cantieri”, fonda nel 2006 l’omonimo studio di architettura. Lavora in Sicilia e dalla Sicilia su progetti eterogenei, suddividendo l’attività professionale in cluster, ognuno dei quali specializzato nella progettazione di uno specifico settore. Oggi dirige lo Studio Occhipinti Amato, mettendo a frutto l’esperienza maturata in questi anni in 3 specifici moduli: Living and Object Design, Ho.re.ca. e Dental Clinic Design. Membro ADI (Associazione per il Disegno Industriale).
Spazi Privati
Un progetto iniziato molti anni fa in Sicilia, raccogliendo la sfida di portare il grande design italiano all’interno di luoghi inaspettati. Un percorso che si è ingrandito con successo nel tempo – nutrito di ricerca, passione e formazione costanti – con l’obiettivo mai dimenticato di progettare al meglio lo spazio e tradurre i bisogni dei clienti in luoghi di semplice, elegante bellezza.
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