A RAGUSA IN SCENA IL TEATRO D’INCHIESTA CON “IL CASO SPAMPINATO”

Una rappresentazione che torna a raccontare della vicenda del giornalista ragusano Giovanni Spampinato, ucciso nel 1972. Nuovi aspetti del caso, alla luce di una riesamina delle carte giudiziarie, costituiscono l’inchiesta drammaturgica scritta da Roberto Rossi e Danilo Schininà e prodotta da “Teatroamargine”, in scena domani, venerdì 2 marzo, alle ore 21 al teatro Lumière di Ragusa.

La rappresentazione teatrale debuttò nel 2008 a Riccione con gli attori Perracchio e Sparacino, ospite del prestigioso premio di giornalismo televisivo intitolato a Ilaria Alpi, ottenendo il patrocinio del segretariato sociale Rai, Associazione Libera, Fnsi e Ordine dei Giornalisti. Dopo alcuni anni è stata ripresa cercando di spettacolarizzare il meno possibile la vicenda.

“Non voglio che si reciti e si faccia spettacolo” – racconta di aver specificato agli attori il regista Danilo Schininà – un’operazione difficile, quella di non lasciare trasparire la tecnica, la massima aspirazione secondo me per un attore”.

“La prima cosa che io e Roberto Rossi abbiamo deciso in fase di ri-definizione dell’opera – continua Schininà – è stata proprio togliere tutti gli elementi di scena per presentare il caso giudiziario in modo schietto, attraverso gli atti giudiziari, gli articoli che Giovanni Spampinato scrisse e tutti i documenti inerenti il caso che siamo riusciti a studiare. Lo spettacolo in questo modo diventa più incisivo”.

Una versione inedita quella in scena di Ragusa. Sul palco infatti non solo il regista Danilo Schininà ma anche l’attore ragusano Giovanni Arezzo.

“Confrontarmi col teatro d’inchiesta è una sfida interessante – afferma Arezzo – un modo inoltre per approfondire il caso Spampinato, vicenda della quale io, nato negli anni Ottanta, ero molto disinformato purtroppo. Spero che grazie a questa iniziativa molti dei miei coetanei avranno l’occasione per interrogarsi su una storia ragusana così importante”.

“Anche l’Assostampa provinciale patrocinerà l’evento – puntualizza il segretario Gianni Molè – che torna a parlare e a fare parlare di un caso giornalistico e giudiziario ancora molto controverso. La figura di Giovanni Spampinato ricorda a tutti noi l’importanza del giornalismo d’inchiesta purtroppo sempre meno praticato dai professionisti. Una problematica, da anni dibattuta all’interno dell’ordine, che coinvolge sia gli editori, che poco investono nelle inchieste giornalistiche, sia i giornalisti, i quali spesso mancano di spirito d’iniziativa, spaventati dalle eventuali querele o ritorsioni”.

Dopo Ragusa lo spettacolo verrà portato all’estero, nelle maggiori univesità del Belgio ma soprattutto nei principali teatri di Bruxelles, Anversa, Bruges.

A fine spettacolo farà seguito una conversazione curata da MediaLive a cui interverranno il segretario provinciale dell’Assostampa Ragusa, Giovanni Molè, il rappresentante di Libera, Gianluca Floridia, il giornalista e blogger Carlo Ruta, il regista Vincenzo Cascone. Modererà Michelangelo Barbagallo.

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