A RAGUSA AL VIA L’ORGANISMO DI SOVRA INDEBITAMENTO DEI COMMERCIALISTI

Finalmente anche in provincia di Ragusa  cittadini sovraindebitati come consumatori, piccole imprese, professionisti e aziende agricole potranno ricevere assistenza da un organismo di composizione della crisi da sovra indebitamento, il cosiddetto OCC.

Il Ministero della Giustizia ha autorizzato l’OCC dell’Ordine dei Commercialisti di Ragusa.  Ne fanno parte i commercialisti nella qualità di gestori della crisi, ed il referente è Michelino Ciarcià, già Consigliere della Corte d’appello ed attualmente presidente della Commissione Tributaria provinciale di Ragusa. Ricorrendo all’assistenza dell’OCC il debitore che non può essere dichiarato fallito e che finora ha patito esecuzioni  mobiliari ed immobiliari con beni svenduti all’asta, può ottenere, a determinate condizioni, che i creditori siano soddisfatti da quanto può realmente pagare presentando un piano di pagamenti che deve essere omologato dal Tribunale di Ragusa. L’ammontare del debito che non può essere pagato alla fine della procedura verrà esdebitato, cioè cancellato con piena riabilitazione.

Con l’OCC dell’Ordine dei Dottori Commercialisti in provincia  di Ragusa si dà piena concretezza alla legge 3 del 2012, la cosiddetta legge Centaro “anti suicidi”,  consentendo alle piccole imprese e alle famiglie pressate dai debiti di riconquistare fiato e fiducia, affidandosi a commercialisti iscritti nell’apposito albo dei Ministero di Giustizia come “gestori della crisi” realizzano appositamente un piano di rientro dall’esposizione debitoria.

Ha dichiarato Maurizio Attinelli, presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Ragusa, “è una importante novità in una fase di crisi economica come quella che stiamo attraversando ed in un territorio come quello della provincia di Ragusa basata su una ricchezza creata dalle piccole e medie imprese ed in particolare da quelle che operano nel settore agricolo. Ciò consentirà a tutti i piccoli soggetti che non possono rientrare nelle disposizioni previste dalla legge fallimentare di ripianare la situazione debitoria, liberarsi dalla pressione di debiti diventati insostenibili riportandoli a quanto effettivamente può essere pagato nella situazione economica attuale per così poter ripartire da zero e riacquistando un ruolo attivo e il reinserimento nel circuito attivo, senza essere compromessi dal carico dell’indebitamento preesistente”.

 

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