A POZZALLO STRADA PUBBLICA MURATA…COME IL MURO DI BERLINO

Sbarrata, murata, vicolo cieco, la via Caruso. Le altre parallele incrociano regolarmente l’importante arteria che rimane a sud della piscina comunale. La via Caruso no. Qualcuno ha deciso di troncarla. L’”offesa” urbanistica è lampante. I residenti della zona hanno protestato, protestano, chiedono conto e ragione. Vogliono sapere come sia stato possibile il verificarsi di una tale situazione. Che riguarda non il privato, ma il pubblico.

“Via Caruso – denunciano gli interessati che hanno sollecitato più volte l’intervento del Comune – è strada pubblica rettilinea lunga circa 150 metri e larga circa 8. Nel tratto terminale, compreso tra le vie Firenze e Puccini, è stato eretto un muro di recinzione realizzato in blocchi, che la interrompe. Automobilisti e pedoni, arrivati al numero civico 14, in prossimità dell’incrocio con via Firenze, sono costretti a svoltare a sinistra e percorrere il perimetro dell’isolato eseguendo un percorso ad “U”. Oltre al muro sono stati costruiti un gazebo ed una tettoia e, nel lato delimitato a confine con la via Firenze, è stata installata una recinzione con catena metallica sostenuta da colonnine, mentre il piano calpestabile dell’intero tratto è stato rifinito con battuto di cemento. I tecnici  da noi  consultati – aggiungono –  ci assicurano che in base al Prg vigente il tratto in questione è destinato a viabilità pubblica”. Giriamo allora il problema all’assessore comunale ai Lavori pubblici, Uccio Vindigni.

“ In effetti – dice Vindigni – la situazione di fatto che si è venuta a creare in via Caruso mi lascia perplesso. Il problema, che risale ad anni addietro, probabilmente è il risultato di una serie di errate interpretazioni della normativa vigente, che hanno fatto lievitare una situazione incredibile che merita tutta la nostra attenzione. Dico da subito ai residenti della zona che mi faccio carico del problema, con la promessa e l’impegno di esaminarlo e risolverlo al più presto possibile, essendo diritto-dovere del Comune garantire la legittimità degli atti amministrativi, privilegiando l’interesse generale”.

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