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A Pozzallo il convegno sulle politiche migratorie. “L’Europa non ha riflettuto abbastanza”
02 Feb 2019 22:17
Nella sala dello Spazio Cultura ” M. Assenza” di Pozzallo, venerdì scorso, 1 febbraio, sono fluiti intensi ed incisivi, i lavori del convegno sulle politiche migratorie, organizzato dal Movimento “Città Italia”, patrocinato dal comune di Pozzallo e che ha visto anche la presenza della Chiesa netina, con due esimi rappresentanti. Una disamina di situazioni, di confronto delle posizioni e di approcci religioso- culturali. Analisi vere, possibili e necessarie affidate ad illustri relatori. A coordinare i lavori, il prof. Giorgio Massari, il quale ha trattato il problema dell’,immigrazione, in modo realistico, cioè, rispettoso della realtà.
” Per comprenderne la dimensione storica e la realtà umana – ha spiegato il prof. Massari- è necessario tenere presenti alcuni aspetti di carattere generale, strettamente legati tra di loro: la complessità e le cause del fenomeno. I migranti, sono uomini, donne e bambini, che affrontano situazioni durissime, per tentare di affrancarsi dalla miseria dei loro Paesi, ha continuato il prof. Massari, come fecero per un secolo, fino allo scorcio degli anni Sessanta molti italiani. Il prof. Massari, ha fatto intendere che il problema dell’immigrazione ha già una sua vistosità epocale, e finora è mancata una riflessione adeguata tra tutti gli attori dell’Unione Europea. Il sindaco di Pozzallo , il dott. Roberto Ammatuna, dopo l’encomio rivolto alla Chiesa, per l’approccio umanitario, si è soffermato sul valore umano, un valore non negoziabile, ed ha richiamato il decreto Salvini .
Efficace la riflessione di don Paolo Catinello, direttore Ufficio Migrantes, il quale ha invitato tutti ad uscire dalla logica dei proclami, e a costruire relazioni. ” La storia – ha spiegato don Catinello – ci interpella,attraverso questo fenomeno, e la nostra comunita’ sta cercando di trovare soluzioni, e la soluzione non è di certo la chiusura dei porti. È un problema politico, – ha concluso don Paolo, ma è anche umano. “. Anche don Salvatore Cerruto vicario episcopale della diocesi di Noto, ha sottolineato che il problema non è e non può essere solo d’ ordine pubblico ma ciò che conta è lo spirito con cui lo si affronta. Se il problema è considerato anche e soprattutto come un’opportunità, esso non è quel male assoluto che vogliamo così facilmente vedervi.
A Pozzallo , ha asserito don Cerruto, l’ immigrato non è visto cme un pericolo, in quanto fino ad oggi la sua presenza non ha alterato l’ordinarieta’ Ed essendo Pozzallo, la città che ha dato i natali a Giorgio La Pira il presule con efficaci , e chiari riferimenti, ha sostenuto l’attualità del messaggio storico e profetico del sindaco santo , inverando il protagonismo della città ., Con sobrietà ed elegante eloquenza, l’avvocato Enrico Schembari, il quale ha esordito: ” Sgomberare, il campo dell’ipocrisia. Non aiutare l’immigrato, non è politica migratoria, ma violazione di un sacrosanto principio”, ed ha fatto richiamo alla norma dell’iscrizione anagrafica, come diritto soggettivo, uno dei 17 aspetti incostituzionali riscontrati nel decreto Salvini .
L’ avvocato Schembari, ha insomma analizzato accuratamente il problema , sotto l’aspetto giuridico con dati dal Viminale alla mano. A conclusione, quando l’avvocato, ha asserito che la politica migratoria è e deve essere il rispetto della persona umana , gli è stato tributato un lungo e meritato applauso. Il prof. Massari, in ultimo, cha puntualizzato l’importanza del convegno, per il significativo contributo di riflessione dei relatori. Tra i convenuti in sala, l’ on. Pippo Giacomo, e l’on. Sebastiano Gurrieri, sindaco di Chiaramonte Gulfi. contributo editoriale di Giovanna Cannizzaro
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