A PIAZZA SAN GIOVANNI NON SI GIOCA A CALCIO. A PIAZZA MALTA SI PUO’ GIOCARE A BASKET

Ho riletto, ma questa volta con maggiore attenzione, la ormai celebre ordinanza del Sindaco Dipasquale (la numero 647 del 2012), scritta dal Comando della Polizia Municipale, con la quale si dispone che da marzo a tutto ottobre sul sagrato e sulla Piazza San Giovanni non si possa giocare a calcio o in altri modi che possano rendere pericoloso lo stesso stare in piazza.

Ho sempre ritenuto giusta quella decisione presa dal sindaco (e su queste stesse colonne scrissi che a quei trentenni che prima si divertivano a giocare sul “cianu” del nostro Santo Patrono bisognava però mettere a disposizione altri spazi, e indicavo l’abbandonato campo da rugby di via Forlanini). E adesso, rileggendo la disposizione sindacale, ho confermato la mia opinione: è giusta. Ma nel contempo ho anche sviluppato una riflessione (per quanto possano gli ormai stanchi e sempre più solitari neuroni). La riflessione è questa, e scusate se ad un primo acchito la mia potrebbe sembrare solo e soltanto una folle elucubrazione: se in Piazza San Giovanni è stato vietato di giocare a calcio e comunque in modo da disturbare esercenti e residenti, perché in Piazza Malta si permette (anzi si agevola, con tanto di linee tracciate a terra e canestri) di giocare a pallacanestro? Vero è che a Piazza Malta i residenti sono tali solo da giugno a settembre (ma anche a Piazza San Giovanni la delibera sindacale è valida da marzo a ottobre, come se una pallonata scagliata contro una statua della cattedrale a novembre possa fare meno danno di quella calciata a luglio), ed è vero anche che la Piazza intestata alla dirimpettaia isola arabosicilianainglese è al centro della frazione balneare, da sempre dedicata allo svago e al divertimento, e dove non c’è nulla di artistico e di fragile.

Tutto vero, ma anche i proprietari di case in Piazza Malta pagano i loro tributi comunali, così come gli esercenti che tra l’altro, a differenza dei colleghi di Piazza San Giovanni, lavorano solamente tra metà giugno e metà settembre. Insomma, a me pare esista una palese differenza di trattamento. A meno che il sindaco Dipasquale non voglia emanare una ordinanza di divieto di gioco anche su Piazza Malta. E per tutti i miei amici che a cinquanta anni ancora si ostinano a sudare e sgomitare sottocanestro possiamo serenamente dire che nella stessa Marina di Ragusa si può giocare nello stadietto di via delle Sirene, appositamente attrezzato per il basket. Come? Quello stadietto è da anni abbandonato? E Nello non è il sindaco della Ragusa grande di nuovo. Allora tutti a chiedere al supersindaco (quello che doveva essere uno sfottò ho saputo invece piace moltissimo al primo cittadino, che ama sentirsi chiamare così) il suo immediato ripristino. Perché anche Marina deve essere grande di nuovo e nelle piazze debbono poter passeggiare e conversare, riposare e godere del mare turisti e residenti, anziani e bambini.

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