A PALAZZO SPADARO E’ VISITABILE LA BELLISSIMA MOSTRA SUL RISORGIMENTO

E’ in programma alle ore 12.00 a Palazzo Spadaro in via Francesco Mormino Penna, l’inaugurazione della mostra dei documenti storici sul Risorgimento dell’Archivio comunale di Scicli che dà occasione all’Amministrazione comunale di mettere in atto il progetto di valorizzazione dei documenti dell’Archivio storico. «Oggi più che mai, infatti, – inizia nel suo discorso Venticinque – siamo convinti che è necessario salvare dall’incuria queste testimonianze del nostro passato, perché nessuno possa depauperare e defraudare della loro identità e della memoria le generazioni future. Rivivere, attraverso i documenti della mostra, che ci onoriamo di offrire ai nostri concittadini, la concitazione dei momenti di tensione e di esaltazione, vissuta da uomini della nostra città. Conoscere, dalle Deliberazioni di allora, -continua il sindaco Venticinque – le scelte che, nel bene e nel male, quella classe dirigente ha fatto.

Leggere, in un frenetico susseguirsi, le notizie sui bollettini di guerra che si intrecciano con l’arrivo di avvisi, ordinanze e decreti-legge, per dare uniformità all’ “Italia una” che stava nascendo. Vedere i volti, sulle fotografie messe a disposizione dalle famiglie, di nostri concittadini che parteciparono a quegli eventi. Riconoscere nei nomi citati in documenti ed in brevetti commemorativi quelli di antenati nostri o di amici e conoscenti. Tutto questo potrà costituire per noi e sopratutto, speriamo, per i giovani sciclitani, l’occasione per appropriarsi della conoscenza delle nostre radici e della nostra cultura; ma sarà anche l’occasione per acquisire la consapevolezza del nostro contributo di Sciclitani agli eventi che stiamo celebrando, appunto, per ricordare.

E’ così che l’Amministrazione vuole onorare – termina il primo cittadino nel suo discorso –  tutti gli uomini, intellettuali e politici, borghesi e popolani che, dopo secoli di lotte ed aspirazioni all’unità, ci hanno consegnato centocinquanta anni fa, anche con il sacrificio della propria vita, l’identità di Popolo Italiano».

 

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