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A Modica trecento grestini a Crisci ranni per un’estate in allegria
13 Lug 2019 12:03
Dimba, Fognò, Bankoto e Gijo. Sono i nomi delle squadre del Grest al cantiere educativo ‘Crisci ranni’ di Modica. Circa trecento grestini, in quattro squadre, accompagnati da 110 animatori. Bambini e ragazzi dai 4 ai 14 anni che, fino al 31 luglio, vivranno un’estate all’insegna dell’allegria, ma anche della riflessione sul tema che quest’anno è stato scelto per accompagnare la kermesse estiva al cantiere educativo della ‘Vignazza’: ‘Laudato sì, il creato in una carezza’. E i nomi delle squadre non sono affatto casuali: nella lingua mandinga, un gruppo di lingue e dialetti parlati dal popolo Mandingo dell’Africa Occidentale, significano aria, acqua, terra e fuoco. I quattro elementi fondamentali che richiamano la tradizione, tanto orientale quanto occidentale, sull’equilibrio del pianeta. Il tema è stato scelto per richiamare l’enciclica di Papa Francesco sulla ‘cura della casa comune’.
Rispetto della natura, partendo da una maggiore attenzione alla raccolta differenziata, ma anche più cura per l’ambiente che ci circonda, abbellendolo con alberelli che sono stati piantati nel giardinetto del cantiere educativo. Segni di attenzione che bambini e ragazzi stanno apprezzando molto, impegnandosi ad approfondire i temi e a mettere in pratica gli insegnamenti. Ci sarà anche un momento molto importante nei prossimi giorni. Il 19 luglio, infatti, insieme a Libera, i grestini vivranno un pomeriggio di riflessione sulla figura di Danilo Dolci e sulle sue battaglie per l’acqua. Con il linguaggio adatto e con una serie di giochi, i grestini avranno modo di scoprire una ‘storia’ che tanti adulti hanno dimenticato e non conoscono neppure. Rinnoveranno un gesto, piantando un albero di arancio: un gesto che richiama la ‘battaglia’ nonviolenta del sociologo, educatore e attivista siciliano contro la malnutrizione di tanti bambini che vedeva morire nella realtà in cui viveva. Ci sarà anche una marcia, sullo stile di Libera, con un ricordo di Paolo Borsellino e delle vittime delle mafie.
Il Grest è momento di riflessione, ma anche di gioco: ogni pomeriggio, al cantiere educativo, bambini e ragazzi sono impegnati in tantissime attività con i loro animatori che si sono formati sotto la guida del coordinatore, Cristian Modica. «Il tema di quest’anno – spiega Cristian – sta coinvolgendo molto i bambini e i ragazzi, anche gli animatori, a testimonianza di come le questioni legate all’ambiente, al corretto uso dell’acqua, a uno scrupoloso rispetto delle regole della differenziata si facciano sempre più strada tra le nuove generazioni. Il contatto con la natura, ma anche le trasferte a mare per fare il bagno tutti insieme, sono vissuti con grande entusiasmo e rispetto. È davvero un bel segno, che ci riempie di speranza».
Non mancano pure le attività insieme ai genitori: anche quest’anno, infatti, c’è il Grest Family, per vivere insieme a papà e mamma esperienze di gioco, di divertimento, di scambio di esperienze. Perché è bello che i bambini, tornando a casa, comunichino lo stupore e le emozioni di quello che hanno vissuto insieme ai loro compagnetti. E allora avanti così, fino al 31 luglio, quando ci sarà il gran finale e l’arrivederci alle attività del cantiere educativo da settembre. L’esperienza delle attività estive coinvolge anche gli altri cantieri educativi della diocesi di Noto. Quest’anno c’è pure il contributo di ‘Movi-Menti’, il progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. In Sicilia il progetto è curato dalla Fondazione di comunità Val di Noto.
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