Walter Morale, Direttore dell’Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi dell’ASP di Ragusa, è stato eletto Presidente della Sezione Interregionale Campano-Siciliana della Società Italiana di Nefrologia (S.I.N.) per il prossimo triennio. L’elezione è avvenuta al termine di una consultazione elettorale online che ha coinvolto tutti i nefrologi delle due regioni, confermando la fiducia della comunità scientifica […]
A Modica si danno gli incarichi a vita. L’opposizione si ridesta!!
21 Mag 2021 09:55
Abbiamo accolto grande piacere la notizia di un paio di giorni fa: riapre Palazzo Mercedari a Modica e vi sarà all’interno il Museo delle Tradizioni Popolari. Fin qui, niente di strano, anzi. Ben vengano le aperture di nuovi musei con installazioni che certamente vanno a ricordare il nostro passato contadino.
Ma a questa bella notizia, ne fa eco una che lascia noi, ma anche illustri giuristi, decisamente perplessi: l’incarico a vita dato dalla Giunta Abbate alla professoressa Grazia Dormiente quale direttore scientifico del museo.
Le opposizioni della città hanno alzato subito le barricate, chiedendo la revoca della delibera n. 51 del 17 maggio. E’ possibile, giuridicamente parlando, assegnare un incarico a vita? Una giunta cittadina può farlo? A noi francamente non risulta e non risulta neanche alle opposizioni. La questione è semplice: o vi è stata una svista colossale da parte della giunta, che ha peccato come minimo d’ingenuità, o il sindaco Abbate vuol fare lui giurisprudenza, con questa delibera.
Chiede la revoca della delibera a gran voce Vito D’Antona:
“Riteniamo in merito alla nomina del direttore scientifico, che non sia ammesso nell’ordinamento giuridico degli enti locali, oltre che nel comune buon senso, un “incarico a vita”, come deciso dalla Giunta Comunale di Modica, poiché qualunque incarico di un ente pubblico va preventivamente previsto e regolamentato, specificando i necessari requisiti richiesti e comunque per una durata connessa al mandato del Sindaco e non ipotecando le scelte che le future generazioni di amministratori comunali vorranno fare.”. Tra l’altro aggiunge:
“In merito alla gestione del Museo, è inaccettabile che non venga definito espressamente il ricorso ad una procedura ad evidenza pubblica per l’affidamento del servizio e non è ammissibile che si possano prevedere particolari requisiti preferenziali per l’aggiudicazione, quali “attestati di frequenza di corsi di formazione”, organizzati dall’Associazione e dal Comune di Modica, per la cui organizzazione non sembrerebbe sia stata garantita ampia e adeguata pubblicità, tale da consentire la più ampia partecipazione.
Il Museo non è proprietà privata dell’attuale Amministrazione, bensì patrimonio dell’intera città”.
Anche i consiglieri Ivana Castello, Giovanni Spadaro, Filippo Agosta, Enrico Morana, girolamo Carpentieri, Vincenzo Cavallino, Marcello Medica, hanno presentato un’interrogazione su questa vicenda. E nello specifico hanno spiegato che il direttore scientifico non è un incarico di genere “onorifico” piuttosto, ha il potere di nominare un comitato scientifico, peraltro “a proprio insindacabile giudizio” e, quindi, in mancanza di alcun criterio, con cui l’Amministrazione concorda il programma annuale delle iniziative.
Inoltre, la gestione della Museo sarà affidata a soggetti tra i cui componenti siano presenti persone che abbiano acquisito un “attestato di frequenza al corso di formazione” organizzato dal Comune di Modica e dall’Associazione “S.A.Guastella”.
Anche in questo caso, i consiglieri rilevano che la gestione del museo deve essere effettuata mediante procedura ad evidenza pubblica e che non può essere previsto come requisito preferenziale la partecipazione ad un corso organizzato anche da un ente pubblico se lo stesso non è stato preceduto da una adeguata, formale e trasparente pubblicità, elemento che, da informazioni sommariamente assunte, sembrerebbe non esserci nel caso specifico.
Inoltre, i beni del museo sarebbero soggetti al vincolo culturale apposto dall’Assessorato Regionale ai Beni Culturali, ma, ciò nonostante, il trasferimento risulta essere avvenuto senza il necessario previo parere della competente Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Ragusa.
La sensazione, spiegano i consiglieri, è che “Con l’accettazione delle predette condizioni il Comune di Modica appare avere conferito un incarico pubblico ad un privato quasi a titolo di corrispettivo del trasferimento in proprio favore del compendio museale”.
A noi risulta che gli incarichi a vita, a parte le nomine degli ex presidenti della Repubblica, non figurino nel nostro ordinamento giuridico. E anche nel caso dei senatori a vita, non sono pochi quelli che li contestano. Soprattutto, non ci risultano essere particolarmente amati. Forse un ripasso delle procedure, in questo caso, non sarebbe stato male.
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