A largo delle coste di Cava D’aliga potrebbe sorgere un impianto eolico: chiesta la concessione. Si chiamerà “Scicli”

Di Pinella Drago

Cinquanta turbine eoliche, quattro cavidotti sottomarini per il trasporto dell’energia, due sottostazioni offshore flottanti, trent’anni il periodo richiesto della concessione, trenta giorni di tempo per eventuali osservazioni al progetto. Sono i numeri contenuti nell’avviso della Capitaneria di porto di Pozzallo, a firma del suo comandante, il Capitano di Fregata Stefania Milione, con il quale viene reso noto che la società Ninfea Rinnovabili srl, con sede legale a Milano, ha chiesto il rilascio della concessione demaniale marittima per la realizzazione di un impianto eolico offshore denominato “Scicli”.

Un avviso chiaro che, nel dettaglio, indica il quadro esatto di quello che dovrebbe avvenire a 27 chilometri dalle coste dalla Sicilia sud-orientale. L’impianto è progettato nel Canale di Malta al largo della costa di Cava d’Aliga. Cosa prevede? Il progetto prevede l’utilizzazione di uno specchio acqueo al di fuori delle acque territoriali ad una distanza minima di circa 27 chilometri dalla costa ai fini dell’installazione delle torri eoliche, dello sottostazioni offshore flottanti e di porzioni di casi sottomarini di collegamento.

Prevede ancora l’utilizzazione del mare territoriale per il passaggio degli elettrodotti marini sino al punto dove è ipotizzato l’approdo sulla terraferma dei cavidotti offshore e di una parte del territorio regionale siciliano per il passaggio degli elettrodotti terrestri dal punto di approdo a terra sino al collegamento con la rete di trasmissione elettrica nazionale (RTN) ricadente nel territorio del comune di Ragusa. Nello specifico “l’energia elettrica da fonte rinnovabile prodotta dalle 50 turbine eoliche, di potenza pari a 750 MW, verrà convogliata in due sottostazioni elettriche off-shore galleggianti – viene spiegato nell’avviso – attraverso 15 linee provenienti dai sottocampi eolici, formati ognuno da 3 o 4 turbine eoliche.

Partendo dalle sottostazioni offshore, l’energia verrà trasportata tramite cavidotti sottomarini lunghi circa 58 chilometri sino al punto di giunzione a terra posizionato sulla costa ad est di Marina di Ragusa. Da qui i cavidotti terrestri, dopo un percorso di circa 18 chilometri, si collegheranno alla stazione di utenza in prossimità della centrale elettrica TERNA posizionata a sud-ovest dell’abitato di Ragusa”. Sin qui i particolari di un progetto per il quale si chiede la concessione demaniale ed i cui dettagli tecnici possono essere letti e verificati presso la sezione demanio della Capitaneria di porto di Pozzallo.

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