A IBLA IMPRENDITORE CORAGGIOSO CERCA DI FRONTEGGIARE LA CRISI

Se la crisi morde, meglio aspettare che passi o occorre cercare di reagire? E’ la domanda che si è fatto un giovane imprenditore coraggioso di Ragusa che, piuttosto che attendere il transito della tempesta, ha cercato di affrontare con il dovuto piglio le avversità e di proporre iniziative nuove che possano in qualche modo attirare il pubblico. “Dobbiamo dire la verità – afferma Angelo Gelasio del ristorante “U Saracinu” – da qualche mese si lavora a rilento. Ibla, come sempre in questo periodo, è come se fosse andata in letargo. Sì, turisti ce ne sono ma la loro presenza è da mordi e fuggi. Visitano i monumenti principali, un pasto se siamo fortunati e poi via. Mi chiedo come dovrebbero contribuire a fare crescere l’economia locale. Si percepisce l’idea di come il quartiere barocco, da punto di attrazione, si sia trasformato in una landa di desolazione, almeno nel periodo invernale. A questo si aggiunga che, proprio durante i mesi più freddi, la presenza di un’isola pedonale così estesa rappresenta un handicap piuttosto che cercare di avvicinare i potenziali fruitori dei nostri locali”.

Da qui l’idea di Gelasio condivisa con alcuni amici che nutrono la passione per la musica. “E’ nata così, quasi per caso ma con una forte voglia di fare sentire la presenza degli operatori commerciali di Ibla, come a dire ci siamo anche noi – aggiunge Gelasio – la rassegna musicale “Suoni Mediterranei” che si terrà per tre sabati di seguito al ristorante “U Saracinu”. Sarà proposta musica popolare, d’autore siciliana e perfino danze orientali. Cerchiamo, per quanto possibile, di ravvivare l’atmosfera del quartiere barocco che in queste settimane fa i conti con un consistente calo di presenze”. Si parte, dunque, sabato 19 gennaio, dalle 21 per la cena con i piatti dello chef Vincenzo Cassarino e dalle 22,30 per lo spettacolo, con “Viento de Siroco”. Percorsi, suoni e danze orientali tra il Maghreb e la Sicilia a cura di Saro Tribastone, che suonerà tzouras, chitarra battente e flamenco. Ci sarà poi Lakbir Ghazout all’oud, il liuto arabo, e Lorenzo Leone ai tamburi a cornice. Grande attesa, inoltre, per l’esibizione di Olfa Chebbi con la danza del ventre. Vedere ballare Olfa Chebbi è una esperienza che fa riconciliare con il mondo in quanto la danzatrice sa esaltare la bellezza e le curve sinuose. L’espressione musicale è il frutto della costante ricerca portata avanti da Tribastone che, con Ghazout, ha formato un connubio di grande spessore grazie al canto oltre a ballare perdute danze d’altri tempi. Per informazioni 0932.246976.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it