FESTIVAL DI ALMADA OMAGGIO A BENITE JOAQUIME

Quel che rimane nella vita di una persona sono solo i contenuti che questa trasmette o ha trasmesso. Ho fatto questa considerazione vedendo un documentario su un mio caro amico morto il 4 dicembre 2012,Benite Joaquim, ex direttore del Festival di Almada. grande produttore e regista portoghese. Ho pianto, vedendo il lavoro in fieri che ha prodottoe la sua storia, il suo pensiero, le sue idee. Mi chiedo quanti dei politici, che conosciamo, senza fare nomi , saranno in grado di emozionare ,nel ricordo, le persone. Quanti sono i politici che lasciano una traccia?
Considerazione questa che porta a delle riflessioni sull’importanza di vivere in modo intenso la vita, partecipando ad essa con dedizione e interesse per ciò in cui si crede.

Il documentario in oggetto, su Joaquim, parlava proprio di questo, l’amore per la produzione artistica, l’amore per il teatro, per gli uomini, per la cultura, per la politica di un uomo che eccezionalmente ha vissuto nelle difficoltà, nelle lotte contro la dittatura di Salazar, in un credo per la società in cui ha vissuto. Tante le produzioni teatrali, ma l’ultima è stata ripresa nei suoi momenti salienti, con gli attori coinvolti, con i costumisti, con Teresa Gafeira, sua moglie e grande interprete delle sue regie.
Sono stati ripresi i momenti problematici, a causa della sua malattia, che lo ha portato alla morte, della sua vita vissuta con impegno e alla ricerca della felicità e della verità.

Se  pensiamo, la costruzione di un’opera teatrale è stato il suo ultimo contributo alla vita, al Festival, al teatro, agli amici. Benite è stato ricordato da tutti, alla Casa da Cerca, terrazza sul Tago, dove critici, professori, amici, poeti lo hanno omaggiato  non dimenticando  la sua ironia e il suo  gusto per la vita.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it