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Addio a Claudia Cardinale, ultima diva del cinema italiano
24 Set 2025 00:18
Si è spenta a 87 anni nella sua casa vicino Parigi: icona di eleganza, bellezza e talento che ha segnato oltre sessant’anni di storia del cinema
Claudia Cardinale, l’ultima grande protagonista dell’età d’oro del cinema italiano, è morta a 87 anni nella sua residenza di Nemours, alle porte di Parigi, circondata dall’affetto dei figli. Nata a Tunisi il 15 aprile 1938 come Claude Joséphine Rose Cardinale, fu una delle attrici più amate e internazionali della sua generazione, capace di coniugare fascino magnetico e talento interpretativo in una carriera che ha attraversato oltre sei decenni.
Considerata la “donna più bella del mondo” negli anni Sessanta, Cardinale è stata un’icona intramontabile, paragonabile a Sophia Loren e Gina Lollobrigida per notorietà internazionale. Dalla commedia all’italiana agli spaghetti western, dal cinema d’autore ai kolossal hollywoodiani, ha lavorato con i più grandi registi: Mario Monicelli (I soliti ignoti), Luchino Visconti (Il Gattopardo, Vaghe stelle dell’Orsa), Federico Fellini (8½), Sergio Leone (C’era una volta il West), oltre a Mauro Bolognini, Valerio Zurlini, Luigi Comencini e, fuori dai confini italiani, maestri come Abel Gance, Blake Edwards, Werner Herzog e Manoel de Oliveira.
Il 1963 resta l’anno della sua definitiva consacrazione: nello stesso periodo Cardinale fu diretta da Visconti ne Il Gattopardo – indimenticabile il ballo con Alain Delon accanto a Burt Lancaster – e da Fellini in 8½. Due registi diversissimi, che la chiamavano affettuosamente “Claudina”: rigoroso e maniacale il primo, geniale e istintivo il secondo. Proprio Fellini volle che recitasse con la sua voce naturale, intuendo la forza autentica di un timbro unico.
Attrice di rara intensità, elegante e insieme determinata, Claudia Cardinale ha incarnato un’idea di femminilità libera e moderna. Con la sua scomparsa se ne va una delle ultime vere dive del Novecento, ma la sua immagine – giovane e antica, bambina e già donna, come la definì Fellini – continuerà a brillare nella memoria collettiva e nella storia della settima arte.

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