Santa Croce Camerina, via libera alla Variante al Piano Regolatore

Dopo anni di attesa e uno stallo durato troppo a lungo, la Variante al Piano Regolatore Generale è finalmente realtà. Nella seduta di ieri il Consiglio comunale ha approvato le oltre 70 osservazioni pervenute dai cittadini, completando così l’iter amministrativo. Ora il fascicolo passa alla Regione per l’ultimo via libera.

Un passo storico per la cittadina iblea, che non aggiornava il proprio strumento urbanistico dal 2005.

“Fin dal primo giorno abbiamo scelto la strada della partecipazione e della trasparenza – ha dichiarato il sindaco Peppe Dimartino –. Santa Croce aveva bisogno di un piano che guardasse avanti, che rispettasse l’identità del territorio ma che fosse anche capace di attrarre sviluppo, lavoro e investimenti.”

Turismo, verde e regole più eque

La Variante, frutto di una lunga attività di concertazione con cittadini, ordini professionali e associazioni, mira a contenere il consumo di suolo, favorire il turismo, migliorare la viabilità e destagionalizzare i flussi balneari. Sono state inoltre introdotte misure per garantire principi perequativi più equi e per incentivare la nascita di nuove strutture ricettive.

“Abbiamo lavorato per creare le condizioni per chi vuole investire a Santa Croce, migliorando la fascia costiera e rafforzando il sistema dei servizi – ha aggiunto il primo cittadino –. La Variante offre anche nuove aree verdi e getta le basi per lo studio di dettaglio del centro storico e degli agglomerati rurali.”

Un piano condiviso e un consiglio unito

Il merito, ha sottolineato il sindaco, è stato anche del clima di collaborazione creatosi in aula: “Ringrazio il Consiglio comunale nella sua interezza, la presidenza, la giunta, l’assessore Davide Mandarà e tutti i tecnici che non si sono mai risparmiati. Anche l’opposizione, pur nelle differenze, ha dato il proprio contributo.”

Unica nota stonata, l’assenza di alcuni consiglieri nelle sedute decisive: “Il confronto arricchisce, e sarebbe stato utile che tutti fossero rimasti in aula. Ma ciò non toglie valore al grande lavoro svolto.”

Adesso la palla passa alla Regione, ma per Santa Croce si tratta già di un punto di svolta.

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