Caldo record nel fine settimana: fino a 40°C e notti mai sotto i 28. Arriva “Pluto”, l’anticiclone africano

Sta per esplodere il primo vero caldo d’estate. Si chiama “Pluto” l’anticiclone africano che sta spingendo masse d’aria roventi sul Mediterraneo e sull’Italia, dando vita al weekend più caldo dell’anno. E nonostante siamo solo a fine giugno, i termometri toccheranno punte da record, con numerose città destinate a vivere giornate e notti da bollino rosso.

Secondo il meteorologo Antonio Sanò, fondatore de iLMeteo.it, la situazione è chiara: “Una canicola infernale investirà l’Italia, con punte fino a 40°C di giorno e minime notturne mai sotto i 27-28°C. In molte città sarà come stare in Nordafrica”.

La classifica delle città più calde

Il picco di calore interesserà quasi tutto il Paese, ma alcune città subiranno l’ondata con più violenza: 1° posto – 40°C: Taranto, 2° posto – 39°C: Agrigento, Firenze, Oristano, Pistoia, Prato, Siracusa, Terni, 3° posto – 38°C: Foggia, Frosinone, Grosseto, Matera, Ragusa, Roma, 4° posto – 37°C: Arezzo, Caserta, Parma, Piacenza, Livorno, Reggio Emilia e altre

Ragusa entra così nella top ten dell’afa, confermando un trend che preoccupa: le città del Sud e delle Isole diventano sempre più spesso epicentro dei picchi estremi.

Notti tropicali e umidità alle stelle

Il problema, però, non è solo il caldo diurno. Anche le notti saranno torride e invivibili, con le temperature che non scenderanno sotto i 27 gradi in molte aree urbane. Un fenomeno noto come “notti tropicali”, che influisce sulla qualità del sonno, peggiora le condizioni fisiche e aumenta il rischio di disidratazione e malesseri, soprattutto per bambini, anziani e soggetti fragili.

Inoltre, l’umidità alta aumenterà il disagio fisico: la temperatura percepita sarà anche di 3-4 gradi superiore a quella reale, facendo sembrare l’aria ancora più irrespirabile.

Una tregua? Forse dal 4 luglio

Un lieve sollievo arriverà solo in parte del Sud Est, grazie a venti più freschi dai Balcani che abbasseranno l’umidità in Puglia, Calabria e Basse Marche. Ma la vera svolta, secondo gli esperti, non arriverà prima del 4 luglio, con temporali al Nord e aria un po’ più fresca sulle pianure.

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