Truffa dello specchietto: fermati due “caminanti” di Noto. Usata anche violenza nei confronti di anziani

L’odiosa truffa dello specchietto ai danni di anziani in provincia di Ragusa, ha portato al fermo di due uomini appartenenti ai cosiddetti “caminanti” di Noto, rispettivamente di 39 e 27 anni. Tra i vari episodi contestati, uno in particolare si è distinto per la violenza usata nei confronti delle vittime: una coppia di anziani, marito e moglie di 84 e 70 anni, è stata aggredita fisicamente. I due malviventi hanno strattonato con forza i coniugi, facendoli cadere a terra, e hanno sottratto il portafoglio all’uomo, configurando il reato di rapina aggravata.I due sono stati raggiunti da provvedimenti di misura cautelare emessi dal Gip del Tribunale di Ragusa su richiesta della Procura della Repubblica, ed eseguiti dalla Squadra Mobile di Ragusa e dal Commissariato di Modica. I due sono ritenuti responsabili di una serie di truffe aggravate, perpetrate durante l’estate del 2023 nella provincia di Ragusa, causando forte allarme sociale.

Le dinamiche dei crimini

Grazie alle dichiarazioni rese dalle vittime nell’immediatezza dei fatti e all’analisi di numerosi video registrati dagli impianti di videosorveglianza installati nelle aree interessate dagli episodi criminosi, gli investigatori sono riusciti a ricostruire con precisione la dinamica dei fatti. Decisivo è stato il riconoscimento del numero di targa dell’automobile utilizzata dai malfattori, che ha permesso di risalire alla loro identità.

Le misure cautelari

Le evidenze raccolte dagli inquirenti, considerate incontrovertibili, hanno portato il Gip ad emettere due diverse misure cautelari. Per il 39enne, accusato di rapina aggravata e truffa aggravata in concorso, sono stati disposti gli arresti domiciliari. Per il 27enne, coinvolto principalmente nei reati di truffa aggravata, è stato stabilito l’obbligo di dimora nel Comune di Noto.

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