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Muore Giovanni Raimondo, arbitro benemerito della Federazione nazionale basket. I funerali a Donnalucata
25 Nov 2024 16:41
Con Giovanni Raimondo se ne và un pezzo di storia della pallacanestro. Il suo amore per la palla a spicchi lo ha portato, partendo dal basso come giocatore, ai massimi livelli riconoscendo in lui la figura di sportivo puro ed impegnato. Nato a Scicli nel 1946 e morto all’ospedale di Modica, ha iniziato fin da giovanissimo a calcare il parquet della palestra di via Bixio, l’unica allora che, negli anni sessanta, era adibita a campo di pallacanestro. Con lui tanti giovani cestisti che diventarono, successivamente, arbitri anch’essi: da Giovanni Carpentieri a Giovanni Valenti a Santo Vanasia a Carmelo La Cagnina. I primi tre non sono più in vita mentre di quella vecchia guardia di arbitri erano rimasti proprio Giovanni Raimondo e Carmelo La Cagnina che vive a Roma. Nonostante la sua malattia, legata a seri problemi di cuore, quando era in forze faceva qualche capatina al geodetico del villaggio Jungi di Scicli per vedere i giovani cestisti del posto al lavoro nell’andirivieni da un canestro all’altro, uno per centrarlo e l’altro per difenderlo. Pacato e professionale ha avuto sempre la parola giusta per giocatori, coach e dirigenti. Vederlo a bordo campo, disciplinato ed attento, era il “quadro” del perbenismo sportivo che mostrava assieme agli altri amici, uno di questi anche quel Pino Lonatica che ha cresciuto figlioli cestisti di buona preparazione. Al grande amore per la pallacanestro ha accompagnato anche quello per il volo con mezzi ultraleggeri. Fino a qualche decennio addietro lo si vedeva sorvolare il cielo di Donnalucata e lo si riconosceva per la sua disciplina che metteva in questo sport.
Una carriera sportiva, quella di Giovanni Raimondo, maturata nell’ambito della pallacanestro.
E’ stato arbitro nazionale fino al 1994, a seguire ha ricoperto il ruolo di osservatore ed istruttore regionale fino ad essere nominato fin dal 2006 arbitro benemerito della Federazione nazionale di pallacanestro. Giovani cestisti locali si sono formati alla sua scuola di preparatore arbitrale. Una vita vissuta con la pallacanestro nel cuore. Ha portato addosso la maglia grigia di arbitro di pallacanestro fin dal 1980 quando divenne arbitro amatoriale. Di lui si ricorda la dedizione e la passione che ha messo nello sport e nella vita vissuta. Stesse doti del figlio William che è formatore nazionale arbitri seguendo le stesse orme del padre Giovanni Raimondo. Scicli piange uno dei suoi sportivi migliori. Cordoglio è stato espresso dalla Passalacqua di Ragusa che si è detta vicina al dolore di William Raimondo e della famiglia “per la perdita del padre Giovanni ex arbitro di grande spessore tecnico ed umano e grande appassionato di basket e di cultura sportiva”.
Il cordoglio della Virtus Ragusa
“Virtus Ragusa comunica la scomparsa di Giovanni Raimondo, ex arbitro che ha contribuito negli anni a formare generazioni successive di arbitri professionisti. A tutta la famiglia, ed al figlio William, vanno le più sincere condoglianze da parte di tutta la nostra società”.
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