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“Si al 5G. No all’installazione delle antenne selvagge”: a Marina di Ragusa nasce il Comitato
12 Lug 2024 15:53
Protesta a Marina di Ragusa contro l’installazione di Antenne 5G vicino alle abitazioni: Nasce il comitato “Sì al 5G. No alle antenne selvagge” con il supporto di Assoutenti.
I residenti di Marina di Ragusa si oppongono alla collocazione di un’antenna 5G nelle immediate vicinanze delle loro abitazioni, esprimendo preoccupazioni per l’impatto urbanistico e ambientale. In risposta, è stato costituito il comitato cittadino “Sì al 5G. No all’installazione delle antenne selvagge”, con il supporto di Assoutenti Provincia di Ragusa, con l’obiettivo di fermare l’installazione indiscriminata di queste infrastrutture e promuovere regolamenti basati su studi tecnici accurati per determinare le aree appropriate per le antenne.
Chiesto un tavolo con l’amministrazione
L’avvocato Rosario Nigro, Presidente di Assoutenti Provincia di Ragusa, ha ribadito l’importanza di avviare un percorso di concertazione pubblica nelle decisioni e di creare un regolamento tecnico che tenga conto di tutti gli interessi in gioco. “L’installazione improvvisa di antenne 5G accresce le legittime preoccupazioni dei cittadini residenti, dato l’impatto urbanistico e ambientale di tali strutture. Al tempo stesso, l’intento deve essere quello di non alimentare paure e tensioni, ma di creare percorsi che agevolino l’inclusione”, ha dichiarato Nigro.
La prima richiesta all’Amministrazione Comunale è l’avvio di un tavolo di concertazione con le istituzioni per meglio definire le aree dove installare le nuove antenne per la telefonia 5G. Il comitato, insieme ad Assoutenti, intende raccogliere le adesioni dei cittadini che vogliono condividere questa battaglia a tutela delle famiglie e del patrimonio urbanistico, architettonico e ambientale cittadino.
“L’auspicio nell’interesse di tutti è quello di cooperare ad un tavolo istituzionale che metta insieme tutte le parti in causa al fine di trovare l’alternativa migliore che possa accontentare sia la società installatrice che i cittadini”, ha concluso l’avvocato Nigro.
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