Accordo tra Regione siciliana e privati convenzionati per cercare di ridurre le liste d’attesa in sanità. L’accordo prevede di distribuire le risorse del 2024 per potenziare l’offerta delle prestazioni ambulatoriali. COSA PREVEDE L’ACCORDO L’intesa prevede un totale di 310 milioni di euro da distribuire alle diverse branche e province, con un aumento di 12 milioni […]
Ha un tumore e serve un esame urgente, ma glielo fissano per marzo 2024. Esposto in Procura
16 Dic 2023 18:02
C’è la richiesta di un medico di base affinché si possa fare subito, entro dieci giorni, un esame urgente ad una donna a cui è stato evidenziato un caso di nodulo mammario. Scatta, appunto, prescrizione medica di ulteriori accertamenti, entro 10 giorni, al fine di verificare le severità del caso in esame. Ma le lunghe liste d’attesa nella sanità pubblica non facilitano. La prima data utile che viene fissata per il contro è 11 marzo 2024. Una data decisamente lontana rispetto alla patologia indicata dal medico curante.
Lo denuncia in una nota il Comitato Civico Articolo 32 che ha evidenziato “le inammissibili liste di attesa imposte dall’Asp di Ragusa. Infatti, con una procedura simile a quella di un ufficio postale, l’Asp stabilisce gli appuntamenti per visite e analisi a prescindere dal merito delle patologie. In buona sostanza viene ignorata,se non oltraggiata, la professionalità del medico che prescrive i tempi entro i quali dovrebbe intervenire il sistema sanitario in relazione alle condizioni del paziente”.
Il comitato fa sapere che l’utente ha provveduto, dopo aver constatato l’impossibilità di una riduzione dei tempi di attesa, a presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Ragusa. Di recente un nostro lettore anziano ha segnalato la richiesta di visita urgente per un presunto problema al cuore con la richiesta del medico di effettuare gli esami necessari entro dieci giorni. Dagli uffici sanitari è stata assegnata come prima data disponibile metà gennaio. Al paziente non è rimasto altro che fare l’esame in intramoenia, dunque rivolgendosi sempre alla stessa struttura sanitaria ma a pagamento.
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